TV austriaca svela lo schema Ponzi dietro myWorld.

Nel frattempo, i marketer Lyconet austriaci incoraggiano le nuove vittime a chiedere prestiti in banca per pagare i Cloud!

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In Austria, in questi giorni, si sta celebrando un processo a carico di Lyoness.

L’esito servirà a stabilire, una volta per tutte, se secondo le leggi austriache, Lyconet possa essere considerata uno schema piramidale, o meno.

La domanda a cui dovrà rspondere è se Lyconet possa essere considerata una frode per sua stessa natura, e quindi essere bandita dal Paese, o le vicende scaturite in questi anni, siano solo frutto di comportamenti illeciti dei President.

Ricordiamo che già agli inizi del 2017, i contratti di Lyconet erano stati condannati come illegali perchè configuravano a tutti gli effetti, nelle controverse condizioni generali di contratto, uno schema Ponzi a tutti gli effetti, con sentenza definitiva (5 R 212 / 16g) a partire dal 18 gennaio 2017.

Il 25 febbraio di questo anno, si è tenuta la prima udienza. Il giorno dopo, un servizio molto interessante è stato messo in onda all’interno della trasmissione “Der Tag”.

Laendle TV è un’emittente locale nel Vorarlberg, in Austria.

Il servizio in tedesco può essere visualizzato all’indirizzo: www.vol.at/laendle-tv-der-tag-vom-26-02-2020/6533630

All’interno del reportage, Paul Rusching, del dipartimento per la tutela dei consumatori della Camera del Lavoro, parla dello schema piramidale diffuso da Lyconet / MyWorld che distrugge amicizie, relazioni e risparmi.

Come mai questa attenzione della TV?

Lyconet è tornata alla ribalta negli ultimi mesi in Austria a causa di comportamenti scorretti dei suoi distributori più disperati.

I marketer MyWorld in Austria incoraggiano infatti i più giovani a chiedere un credito al consumo per poter acquistare prodotti finanziari MyWorld.

Ai giovani inesperti viene detto che possono facilmente pagare le rate del prestito con il reddito che otterrebbero dai prodotti finanziari acquistati.

La banca interessata sarebbe la Santander Consumer Bank, una filiale della principale banca spagnola “Banco Santander”.

La Santander Consumer Bank gestisce infatti diverse filiali in Austria.

Poiché la banca mutuante, ovviamente, non finanzierebbe investimenti in MyWorld, il mutuatario dichiarerebbe come scopo del prestito “acquisto di auto” o “acquisto di mobili per la casa“.

2 commenti su “TV austriaca svela lo schema Ponzi dietro myWorld.”

  1. Ciao, perché non pubblicate un articolo dove , oggi 27 gennaio 2021, parlate del cambio di operatività di Lyconet e Cashback World, accusate e sanzionate per comportamenti irresponsabili di una parte dei Marketer che hanno gettato in cattiva luce tutti gli altri che operano onestamente e con discreti profitti? Il guaio di voi siti e che siete splendidi quando avete da sparare su persone e aziende ma poi non andate fino in fondo. I prodotti finanziari non sono più la priorità dei marketer; i nostri guadagni si basano su regolari provvigioni per l’inserimento di aziende più o meno grandi nella Shopping Community. E poi perché non scrivete che realtà mondiali (seguite da stuoli di avvocati, commercialisti di primissimo ordine) quali società calcistiche, supermercati e GDO, marchi di ogni genere (Booking, Alitalia, OVS, Bennet, Edenred solo per fare qualche esempio) accostano il loro nome a Cashback World traendone profitto e senza timore di averne pubblicità negativa? Sono aperto a qualsiasi confronto. Ma fate il lavoro per intero. Hanno corretto gli errori in corsa e ora sono regolari (almeno in Italia). Se fosse stato un sistema piramidale riconosciuto invece che soltanto multarli, li avrebbero banditi dal territorio italiano, non trovate?

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