Pruvit compra ViSalus… e la demolisce?

Quando abbiamo saputo dell’acquisizione di ViSalus ad opera di Pruvit, devo dire che ce lo aspettavamo: come avevamo previsto in chiusura di un precedente articolo, a proposito della nuova nomina dell’ex fondatore Nick Sarnicola a CEO di un’altra azienda.

Azienda che a sua volta è stata poi venduta ad un’altra azienda, con conseguente abbandono del ruolo da parte di Sarnicola.

Ciò che non potevamo immaginare, è che ViSalus sarebbe stata condannata ad essere smantellata dai nuovi proprietari.

Ma procediamo con ordine.

Pruvit annuncia di aver acquistato ViSalus.

Durante un evento aziendale internazionale, il CEO di Pruvit, Brian Underwood, ha annunciato ufficialmente l’acquisizione di ViSalus da parte della sua azienda, e ha dichiarato contestualmente anche la rottamazione di tutte le linee di prodotti a marchio Vi.

Ma vediamo quanto sappiamo fino ad ora; premettiamo che si tratta di notizie confermate solo in forma privata, poiché nulla è stato ancora comunicato, sui canali ufficiali delle due aziende.

L’annuncio, durante l’evento “Hacking Better”.

Pruvit, come tutte le aziende di network marketing, tiene periodicamente degli eventi dedicati ai suoi distributori.

L’evento “Hacking Better” è una convention che si è tenuta alla fine di ottobre di quest’anno, a Louisville, in Kentucky (Stati Uniti d’America).

Si tratta di una convention internazionale, che riunisce distributori Pruvit da tutto il mondo, con ospiti sul palco d’alto profilo.

Ed è ovvio che durante un evento del genere, vengano annunciate le novità aziendali più importanti ed eclatanti, per i i distributori.

Una delle più grandi rivelazioni è arrivata proprio durante l’ultima notte di Hacking Better: Pruvit avrebbe annunciato dal palco, di aver acquisito ViSalus.

Cosa cambia per i distributori Pruvit?

I distributori Pruvit, come è stato confermato dal palco, continueranno a promuovere l’attuale linea di prodotti a marchio proprio, ovvero gli integratori formulati sulla tecnologia sviluppata sui chetoni (e alla base della dieta chetogenica).

Brian Underwood, ha detto chiaramente dal palco del suo evento più importante, che Pruvit NON distribuirà né inserirà nei suoi listini i prodotti a marchio Vi, nonostante l’acquisizione.

Nessun prodotto, neanche quelli inseriti fra i consigliati della Challenge dei 90 giorni “Body by Vi”.

La Challenge di Pruvit, infatti,  esiste già, ed è quella che sarà promossa dagli ex ViSalus, nella loro nuova attività. E Pruvit non ha nessuna intenzione di rimpiazzarla.

Notizia che farà tremare i distributori ViSalus, ma che appare scontata e comprensibile.

Pruvit infatti si presenta come leader nel settore della tecnologia degli integratori di chetoni, ed è estremamente focalizzata su questo concetto.

Questo è il loro focus principale; l’azienda non intende cambiare direzione.

Soprattutto, è abbastanza evidente come i principi scientifici alla base della linea “Body by Vi” appaiano in netto contrasto con quelli della dieta chetogenica promossa da Pruvit.

Giusto a titolo di esempio, il Neon Energy Drink® di Vi andrebbe in concorrenza diretta con la linea  KETO//UP® di Pruvit.

(E se mi è concessa la battuta… Una lattina di KETO//UP® viene venduta a 8-9 dollari, in offerta! Non credo che una lattina di Neon Energy Drink® raggiunga quei prezzi, nemmeno fuori offerta; quindi, anche i margini per l’azienda e per i distributori sarebbero differenti e… non convenienti!).

Inoltre, è stata confermata la presenza all’evento, dei dirigenti della società ViSalus.

In particolare, Blake Mallen, Ryan Blair e Nick Sarnicola non solo erano presenti all’evento Hacking Better, ma si sono anche resi disponibili, insieme a Brian Underwood, a rispondere a tutte le domande dei presenti, sulla “partnership” fra Pruvit e Visalus.

Visalus: leader nel “marketing delle sfide”.

I tre dirigenti hanno pubblicamente riconosciuto le loro lacune nel gestire ViSalus, fino a quel momento.

E’ comunque innegabile la loro bravura, e la comprensione, in quel particolare tipo di marketing su cui hanno costruito e prosperato, ovvero quello delle sfide (quella dei 90 giorni, ad esempio).

Sono stati in grado di generare un entusiasmo nella loro rete vendita, talmente forte da aver costruito una rete vendita di 114 mila distributori indipendenti, attirando come testimonial celebrità come l’ex wrestler Hulk Hogan, il pugile Roy Jones Jr. e il mago del rap Master P.

Nonostante questo, i tre dirigenti hanno ammesso di non essere stati in grado di restare al passo coi tempi, portando innovazione e unicità tali, nel tempo, da non prestare il fianco agli attacchi della concorrenza nascente.

Non è un caso che dal 2015 al 2018, il fatturato mondiale di ViSalus sia crollato da 150 milioni a 30 milioni di dollari, mentre quello della Pruvit, nello stesso periodo, cresceva dai 20 milioni del 2015, ai 325 milioni del 2018.

Altri network hanno nel frattempo  inserito il concetto di sfida nel loro marketing (vedi ad esempio la 6 week, o la 30 day challenge, entrambe di Juice+), indebolendo la forza caratteristica di ViSalus.

Uno dei punti dolenti, che ha portato poi a diversi guai con la legge (di cui abbiamo accennato in un articolo relativo alla più recente accusa di schema piramidale), è stato poi il mancato controllo della “cultura aziendale” della forza vendita, che è caduta nell’errore del network marketing tradizionale: quello delle esagerazioni, del passaparola, del “ci devi crederci”, del “diventa ricco senza sforzo”; per poi sfociare nei claim illegali, dal bibitone che viene spacciato come cura definitiva al cancro e al diabete, al “basta crederci e fare autoconsumo, per diventare milionario”, che hanno reso l’azienda facile preda dell’Antitrust americana.

Questo, unito alla crescente concorrenza, ha fatto sprofondare l’azienda in un mare di guai legali ed economici, che hanno portato ad ulteriori errori dettati dalla disperazione, come l’incredibile suicidio del tele-marketing via robocall.

E che hanno costretto l’azienda a dover scegliere tra fallire, o vendere alla concorrenza.

Quali i vantaggi, per Pruvit?

Come puoi immaginare, Pruvit ha intuito da subito l’enorme vantaggio dato dalla possibilità di acquisire dall’azienda ViSalus sia la sua forza vendita, formata da oltre 114 mila distributori in attività, che il suo team di marketing interno, capace di elaborare la “Challenge” di maggior successo nella storia del network marketing.

Pare che Pruvit abbia addirittura già “messo al lavoro” Blake Mallen, Ryan Blair e Nick Sarnicola, per preparare il prossimo lancio della nuova “10 Day Keto Challenge”.

Blake Mallen conferma l’acquisizione e lo smantellamento.

Questo è il nuovo logo che viene utilizzato da quando è stata ufficializzata la fusione (o sarebbe meglio dire, l’acquisizione?), tra le due aziende:

Come sempre, visto che non ci accontentiamo di basare la nostra divulgazione sul sentito dire, siamo andati direttamente alla fonte, per comprendere la verità.

Ecco quanto scoperto.

Il Gruppo Facebook riservato.

Su Facebook è stato creato un gruppo, di cui non faremo il nome, in cui gli ex distributori ViSalus vengono guidati nei primi step della loro nuova avventura in ViSalus.

Per agevolare il tutto, Mallen ha tenuto dei webinar, in cui è spiegato quanto segue (riportiamo solo le informazioni che a nostro avviso sono le più importanti).

La timeline del passaggio.

Il passaggio delle reti vendita, da ViSalus a Puvit, avverrà in tre passaggi.

  1. A Novembre 2019, inizieranno ad essere trasferite le reti vendita di Stati Uniti, Canada, Australia e Asia.
  2. Tra dicembre 2019 e Gennaio 2020, sarà la volta del Messico (in cui Pruvit è attualmente in fase di pre-lancio)
  3. Tra febbraio  e marzo 2020, infine, è previsto il pre-lancio di Pruvit in Europa (a Febbraio in Italia), con conseguente assorbimento della rete esistente ViSalus.

Come conferma questa slide:

E’previsto che Blake Mallen e Nick Sarnicola assumano un ruolo di traghettatori, in una prima fase, all’interno di Pruvit, come supporto alla rete vendita ViSalus, per rendere il più indolore possibile il “cambio di maglia” dei distributori ViSalus attualmente in attività.

Che fine faranno i prodotti ViSalus?

Come scritto prima, le linee di prodotti ViSalus verranno smantellate. Sarà quindi possibile, per distributori e clienti ViSalus già registrati, continuare ad acquistarli, ma solo fino ad esaurimento dei fondi di magazzino.

Come confermato in quest’altra slide (while supplies last = “Fino ad esaurimento scorte“):

Che fine farà il programma Vi PRIME?

Come dimostra la slide sottostante, il programma verrà chiuso.

Chiusura confermata da un altro video presente su YouTube, ad uso interno:

Cosa succederà ai Punti Vi accumulati?

I punti Vi fin qui accumulati, verranno convertiti in “Pruvit Bucks”, ovvero la moneta di scambio “nterna” di Pruvit, che può essere convertita in prodotti omaggio ad uso personale, o come incentivo all’acquisto per gli amici.

Che fine faranno i distributori ViSalus?

Da quanto è stato detto durante l’evento, e nei giorni seguenti, la forza vendita ViSalus è destinata ad essere assorbita dalla forza vendita Pruvit, come fu in passato per i distributori Monavie, quando l’azienda venne ceduta a Jeunesse.

Anche in quel caso, Monavie stava perdendo la guerra contro l’Antitrust, e non ha avuto altra scelta che vendere a Jeunesse.

A differenza del marchio Monavie, però, che Jeunesse ha preferito mantenere in vita con una linea dedicata, e focalizzata sugli integratori, non è previsto che ViSalus continui ad essere presente sul mercato, né come marchio, né come linea di prodotti.

Non all’interno di Pruvit, almeno.

I distributori che accetteranno le nuove condizioni, potranno traslocare in Pruvit, trovando uno Sponsor già attivo in azienda.

I leader internazionali stanno già valutando in quale struttura e sotto quale leader Pruvit ricollocarsi.

Ecco cosa è stato detto durante il webinar.

Cosa accadrà ai distributori ViSalus?

  • Per continuare a ricevere le provvigioni, sarà necessario fare l’upgrade da distributore ViSalus a distributore Pruvit, acquistando degli speciali pacchetti dedicati, del costo di qualhe centinaio di euro.
  • E’ previsto un tempo limite per questo upgrade, oltre il quale non sarà garantita la riconferma dei vantaggi già acquisiti in ViSalus (compresi downline e clienti).
  • Dopo quella data, la struttura ViSalus ufficialmente non esisterà più.

Cosa accadrà alle downline ViSalus?

Per quanto riguarda le downline esistenti:

  • Per mantenere in struttura clienti e networker già iscritti, i distributori saranno obbligati a iscriversi come distributori Pruvit, pena la perdita di tutti i benefit.
  • I networker che rifiuteranno di fare l’upgrade, o non riusciranno a farlo in tempo, saranno convertiti a “consumatori“, e in caso di inattività, cancellati dalle liste aziendali. Da consumatori, perderanno il diritto ad eventuali provvigioni derivanti dalla loro attività, e da quella dei loro reclutati e clienti.
  • Tutti i networker che faranno l’upgrade, e convinceranno i distributori sotto di loro a fare l’upgrade, manterranno in Pruvit le relazioni “Sponsor-Reclutati-Clienti” esistenti in ViSalus.

Come meglio spiegato in un altro webinar:

  • tutti gli account Visalus verranno trasferiti nella nuova piattaforma Pruvit, compresi ordini e genealogie “clienti/distributori” esistenti.
  • Tutti gli account saranno registrati come account cliente, fino all’upgrade.
  • Per accedere ai nuovi piani carriera Pruvit, sarà necessario per i distributori ViSalus fare l’upgrade entro una certa data limite, che in USA era il 30 novembre 2019, oltre la quale si perderanno tutti i benefit acquisiti in ViSalus.

Cosa accadrà ai clienti ViSalus?

Come anticipato, i clienti ViSalus potranno continuare ad acquistare i prodotti ViSalus, ma solo fino all’esaurimento dei fondi di magazzino.

Nel frattempo, dovranno essere persuasi dai loro distributori di riferimento ad accettare la nuova challenge a marchio Pruvit.

Pruvit è un’opportunità di guadagno reale?

Da un punto di vista “business”, il concetto di dieta chetogenica, su cui si basano i prodotti Pruvit, è un regime alimentare difficile da gestire.

Difficile da iniziare, a livello pratico, perchè prevede la drastica riduzione di carboidrati. Quindi frutta, pane, pasta, pizza.

Difficile da gestire, perchè soprattutto nel primo mese, si patisce ciò che viene definita “keto flu” o “low carb flu”, che possiamo semplificare associandola ad una vera e propria crisi di astinenza da carboidrati, non dissimile da quella che colpirebbe un cocainomane in astinenza, e che si traduce in:

  • affaticamento
  • irritabilità
  • mal di testa
  • senso di debolezza
  • desiderio di consumare zuccheri
  • costipazione
  • alitosi

Nei soggetti più sensibili, o già predisposti può portare inoltre ad aumento di:

  • svenimenti
  • malnutrizione
  • guai a reni e fegato.

Inoltre, è quasi obbligatorio che donne in gravidanza e neo-mamme vengano seguite da medici esperti, in caso di una dieta del genere.

Non parliamo dei soliti beveroni multi-vitaminici, che al massimo vi fanno venire il cagotto, se si esagera nell’assunzione.

Quindi, non improvvisarti “Santone della Chetogenica“.

Gli unici in Italia che ne sanno qualcosa, sono gli studiosi della paleo-dieta.

E molti fra questi, sparano fesserie con il botto, o sono troppo vicini a correnti “terrapiattiste”, “no-vax” o “anti-rettiliane”.

Non tutti, per carità. Ma…

Rischi di finire in mano a malati di mente tali, che i Guru del network ti sembreranno la nonnina di cappuccetto rosso.

Quindi, vacci cauto, molto cauto, se intendi “trasferirti” da ViSalus a Pruvit, o se stai pensando di diventarne distributore, non appena verrà lanciata in Italia.

Assicurati che il vostro esperto di riferimento non sia un nuovo Panzironi.

Non solo per evitare di violare la legge, che in Italia è molto più severa che in USA, ma anche per evitare guai alla salute dei vostri clienti.

Non è uno “stile alimentare”, non è uno “stile di vita”, ed è potenzialmente pericoloso per la vita di una persona, se non seguito da professionisti.

Ripeto, in Italia pochissimi medici (si contano sulle dita di una mano) sanno cosa significhi DAVVERO seguire questo tipo di dieta.

Ti ritroverai a combattere contro praticamente tutti i medici di famiglia e dietologi/dietisti/nutrizionisti esistenti.

Quindi, non improvvisarti distributori Pruvit, se non hai già la preparazione adeguata.

Perché nessuno sui Social ne parla?

La risposta è semplice. Pruvit ha imposto diversi divieti, fra i quali l’uso del marchio Pruvit sui Social ai neo-distributori provenienti da ViSalus, e la diffusione delle notizie prima della pubblicazione sui canali ufficiali dell’azienda.

Per ora, ViSalus ha reso disponibile questa pagina web, con le FAQ (in inglese), sulla fase di transizione ViSalus/Pruvit.

Perché in Italia si parla di “Fake News”?

Perché in Italia, mediamente, i leader sono dei cialtroni, che pensano più al loro tornaconto personale, che al benessere dei loro distributori.

Hanno paura che dicendo la verità, i loro distributori fuggano verso altre aziende. come sta già accadendo, del resto.

E nel frattempo, cercano di ottenere dalla nuova azienda, condizioni di distribuzione più vantaggiose per sé stessi e i loro luogotenenti.

In sostanza, lo fanno per avidità.

In conclusione.

Come avevamo detto prima di Natale, e come confermato da Mallen stesso, il destino di ViSalus nel mondo è abbastanza chiaro.

  • La rete di distribuzione Pruvit sta già assorbendo la rete Visalus.
  • Stanno già avvenendo i cambi di casacca ufficiali, degli ex leader ViSalus.
  • Le linee di prodotti ViSalus sono destinate ad essere smantellate, visto che Pruvit ha già comunicato che non è intenzionata a inserirle a catalogo, e che la vendita proseguirà fino ad esaurimento scorte.

Quando verrà ufficializzato tutto questo?

Dal 30 gennaio al 3 febbraio 2020, a Las Vegas, si terranno gli Epik Awards, in cui verrà ufficializzato il tutto.

Compresa, probabilmente, l’apertura del mercato italiano.

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Per approfondire, puoi leggere il nostro articolo:

Recensione Chetoni Prüvit: 39 motivi per non venderli in Italia.

11 commenti su “Pruvit compra ViSalus… e la demolisce?”

  1. Ciao, complimenti per l’articolo, davvero ben fatto.
    Segnalo solamente che i link presenti al suo interno puntano a un indirizzo IP anziché al sito “gazzettadiretta.com”.

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  2. Buon giorno.
    Ieri un mio amico mi ha invitato ad entrare in ViSalus. Ma quindi, stando all’articolo, l’opportunità è non così valida come me l’hanno prospettata lui e la sua up line. O sbaglio?
    Meglio aspettare e capire cosa ne sarà di ViSalus? Entrare direttamente in Prüvit?
    Puntare su tutt’altro?

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  3. Vi Salus Italia nel 2019 ha generato oltre 54milioni di euro di fatturato con circa 7.000 promoter attivi e 350.000 clienti. Quale crisi? Le slide che avete condiviso si riferiscono alla situazione USA.
    I prodotti Vi continueranno ad essere venduti in Italia ed Europa, e nessuno ha mai confermato il contrario.

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    • Ciao Angela.

      ViSalus nel 2019 ha fatturato 29 milioni di euro in tutto il mondo, difficile che ne abbia potuto fare 56 solo in Italia, considerando che l’Italia, come confermato dallo stesso Sarnicola, è da anni il mercato più grande, superiore addirittura a USA+Canada.

      Il nuovo proprietario di ViSalus ha confermato che hanno già interrotto la produzione.

      Però puoi sempre smentirci, postando la foto di un qualunque lotto ViSalus prodotto dopo febbraio.

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      • Ciao, mi spiace contraddirti, purtroppo in ogni network c’è chi lo fa bene e chi lo fa male. Io vedo che i clienti sono contenti. Io ho perso 12 kg e non sono più tornato su da aprile. Dopo la fusione ci sono stati dei problemi di approvvigionamento, ma lo sono stati perché col lockdown venivano fatte due zoom al giorno. E le vendite sono aumentate di molto. Per risponderti ai nuovi stock di prodotti, se mi dici come fare ti allego l’ultima consegna e lotto di produzione.
        Buona giornata

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    • Ciao Angela ma scusa se verrà dismessa la produzione Usa almeno che non esista anche quella europea , da dove verrà il prodotto Italia ?

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  4. Chi ha esperienza nel Network Marketing poteva immaginare uno scenario simile a questo. Complimenti Antonio! Ottimo articolo.

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