Recensione BE Rules/Melius: il lato oscuro del network marketing. Senza biscottini.

In questo articolo analizzeremo cosa si nasconde dietro BE Rules, (ex Be Factor, ex MELiUS): come funziona questa società “oscura” che ha spopolato in Francia e in Canada, e chi sono i suoi rappresentanti, che l’hanno resa popolare anche in Italia.

Alla fine, comprenderai perché è sconsigliata dalle autorità, che stanno già indagando sull’azienda.

In Canada infatti il Governo ha emesso un avviso, che vedremo fra poco.

Per comprendere appieno lo schema nascosto dietro Be Rules, occorre raccontare le avventure nel mondo del business dei tre fratelli che ne sono fondatori e guide.

Considera che  Be, oltre al ramo “formazione al trading“, promuove anche una piattaforma di viaggi, tipo Booking.

Per operare nel settore viaggi in Europa, e in Italia, un’azienda di network, oltre agli adempimenti necessari come network, deve anche possedere dei requisiti che Be non possiede:

  • Occorre ottenere una licenza come agenzia di viaggio e come tour operator. Per ottenere la Licenza è richiesto di avere una sede operativa nel territorio nazionale, precisamente una sede fisica.

Be non ha nessuna licenza di questo tipo.

  • Occorre aderire ad un fondo di garanzia che tutela tutti i clienti viaggiatori da eventuale fallimento o insolvenza dei soggetti operanti in tutta la filiera turistica.

Il fondo di garanzia è un’assicurazione che si può ottenere solo falle agenzie autorizzate, e per ottenerlo si deve passare una valutazione di credibilità dell’azienda.

A tal proposito vale l’articolo 50 comma 2 del Decreto Legge n°79 del 23/5/2011 (codice del turismo) entrato in vigore dal 1° Luglio 2016, in concomitanza con la cessazione del Fondo Nazionale di Garanzia Governativo.

Be non ha aderito a nessun fondo di garanzia.

  • Occorre nominare un Direttore Tecnico, italiano, e qualificato nel settore, nominato secondo articolo 20, D.Lgs. 79/2011.

Be non ha nominato nessuna figura di questo tipo.

(Sulla Gazzetta Ufficiale è tutto spiegato in maniera cristallina)

Quindi, da questo punto di vista, mancando di tutti i requisiti necessari per operare, possiamo dire senza timore di smentita, che Be sta operando in maniera non regolare in Italia.

 

La storia dei fratelli Islam: Cosa sapere.

 

Non vi sono tracce dei fondatori di BE prima della loro avventura. Ovvero…

La più grande truffa nel mondo del network marketing mai raccontata, quella di OneCoin.

Ed è proprio dal ruolo dei Fratelli Islam in OneCoin, che partirò, per farti comprendere perché dovresti stare lontano da questo schema piramidale, e quanto poco dovresti fidarti dei Promoter che cercano di tirarti dentro.

La prima truffa dei fratelli Islam: OneCoin.

I fratelli Islam sono stati secondi solo a Muhammad Zafar nel promuovere OneCoin nella comunità musulmana del Regno Unito. [qui un nostro articolo]

Muhammad Zafar è stato di recente arrestato in Pakistan, proprio per questa tuffa.

 

Naturalmente, come da prassi, quando OneCoin è crollata, i fratelli Islam sono stati tra i primi ad abbandonarla.

Dopo OneCoin, gli Islam sono sfuggiti alle loro vittime (e alle autorità dell’Interpol) dal  Regno Unito, per evitare di essere trascinati in tribunale, e si sono trasferiti a Dubai.

(Anche in Italia sono stati compiuti arresti a carico di ex Promoter OneCoin)

Da lì, hanno iniziato a promuovere prima Wor(l)d International, poi Omnia Tech, e infine hanno fondato MELiUS.

I fratelli Moyn e Monir Islam erano a capo di “ODT GoPro”, una delle più estese downline di OneCoin nel Regno Unito (a detta loro, comprendeva 26 mila persone).

Tanto da ricevere l’attenzione dei giornali, alla caduta dello schema piramidale.

Ad esempio…

Il Daily Mirror, noto come The Mirror, è un quotidiano britannico di tipo tabloid (l’equivalente di Oggi, Panorama e simili).

Ha dedicato diversi articoli ai fratelli, come puoi vedere dal seguente titolo (gli altri li vedrai tra poco):

Mentre si facevano fotografare a bordo delle loro lussuose auto sportive, bevendo champagne e mangiando frutti di mare crudi a bordo piscina, si dichiaravano tristemente “vittime della truffa OneCoin”.

Hanno davvero investito tanto anche sui mass media, per far circolare articoli a pagamento, in cui si dichiaravano vittime.

Vittime che hanno fatto milioni, senza mai rimborsare nessuno.

Vittime con uno stile di vita da milionari, sbandierato sui Social.

Come puoi vedere dalla foto, la disperazione era palpabile mentre si facevano fotografare con le nuove auto sportive, con tanto di targa personalizzata (nota come le due targhe formano insieme la parola “ODT Go Pro”, il nome della loro struttura).

Quante di quelle 26 mila vittime hanno dovuto perdere i loro risparmi, per permettere ai fratelli di acquistare quelle macchine?

Quanti di quegli utili idioti hanno poi cavalcato gli schemi piramidali successivi, promossi dai fratelli Islam, in modo da permettergli di fare qualche acquisto ancora più costoso?

 

La seconda truffa dei fratelli Islam: MELiUS.

Lanciato alla fine del 2018, MELiUS è partito alla grande, sulla spinta degli investimenti di buona parte dei 26 mila illusi che si erano fatti convincere a tentare di nuovo la fortuna con i fratelli Islam,  seguendo il motto tipico dei Ponzari di lungo corso: “Questa volta andrà meglio, questa è la volta buona anche per te”.

Ma poi il reclutamento ha iniziato a rallentare, per poi crollare alla fine del 2019.

A questo punto, occorre introdurre un nuovo personaggio in questa storia.

È il personaggio che contribuirà a sputtanare MELiUS nel mondo, tanto da costringere i fratelli Islam a cambiar nome allo schema dopo nemmeno due anni di attività.

Succede infatti che, all’inizio dell’Estate del 2019, i video di un giovane influencer iniziano a spopolare sui Social, tra chi comprende la lingua francese (quindi soprattutto Francia, Svizzera, Canada), tanto da diventare presto virali un po’ ovunque.

Lui si chiama Jean Pierre Franguin, e in questi video, al limite del grottesco, del “cringe”, dell’imbarazzante, cerca di vendere il sogno del lusso accessibile a chiunque, con una grande macchina e uno stile di vita da arricchito.

Vestito in giacca e cravatta e in un ambiente da sogno, si comporta in modo bizzarro e viene persino rimproverato dai passanti di tanto in tanto, per il ridicolo che oltrepassa più volte, come quando spegne un sigaro sulla carrozzeria di una utilitaria, ovviamente non sua.

Le foto e video che carica per mesi sui Social, utilizzano gli stessi stereotipi tipici dei markettari italiani, e servono a comunicare l’immagine di una persona che ha una vita da milionario, tra uno scatto in Supercar e un video in piscina a Dubai.

Qui, l’obiettivo è piuttosto semplice, stimolare il desiderio, nelle persone che guardano il video, di poter avere la stessa vita, gli stessi giocattoli e gli stessi piaceri, come lui, grazie a lui, perché tutto il video si basa su questo: puoi diventare come lui e guadagnare molto denaro.

Ma devi essere in grado di farlo.

E per imparare a farlo, ti basta contattare lui, all’indirizzo e-mail che trovi alla fine di ogni suo video.

Sebbene una persona di media intelligenza prenderebbe questi video per ciò che sono, ovvero video di un truffatore (anche abbastanza ridicolo), devi fare attenzione a non sottovalutarlo.

Questo tipo di personaggi fanno molta presa sul target ideale delle truffe: gli idioti e i disperati.

Come Wanna Marchi ha dimostrato molto bene in passato.

Nei suoi video, il nostro amico dice che se lo seguiamo, potremo “far parte di quel 5% della popolazione che detiene il 95% della ricchezza mondiale”.

Ma cosa dobbiamo fare, dopo averlo seguito?

Non c’è una vera e propria spiegazione, tranne che può essere fatto dal tuo cellulare.

D’altra parte, alla fine di ogni video c’è il suo indirizzo e-mail per contattarlo, in modo che possa spiegare come fare.

Che fosse un modo per reclutare vittime per MELiUS, è stato scoperto da un giornalista del quotidiano francese Le Parisien (Antoine Castagné), che lo ha contattato per saperne di più su questa vita da sogno venduta nei suoi video Social.

Ecco il risultato della sua indagine che è disponibile in un video-reportage (in francese):

Se non capisci il francese, non ti preoccupare, ora ti faccio un riassunto:

Il giornalista spiega che dopo aver contattato questo Jean Pierre Franguin, è stato messo in contatto con una persona chiamata Hamza.

A quanto pare, il ruolo di Hamza (ma anche di Franguin), è quello di “Ambassador” per MELiUS; la loro missione?

Quella di “spiegare” alle vittime i passi necessari per illuderli di diventare ricchi e di successo.

In realtà, Hamza è una figura importante, e ben nota, in MELiUS.

Si tratta infatti di Hamza Majdi, vice-presidente delle vendite per il mercato francofono di MELiUS,

Non certo un “indipendente”, ma una figura di spicco, seconda solo a quelle dei fratelli Islam.

Hamza lavora dunque per una società chiamata MELiUS che ha sede a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, e ha degli ambasciatori come Franguin in centinaia di Paesi.

Ed offre al giornalista, sotto mentite spoglie, di diventare un trader in pochi clic.

Per farlo, niente di più semplice, non deve far altro che investire in uno dei pacchetti formativi offerti, che vanno da 175€ a 888€, a seconda del pacchetto scelto.

Con questi pacchetti, gli viene promesso di diventare un buon trader molto rapidamente.

Secondo questo famoso Hamza, una volta pagato l’importo, c’è il 100% di possibilità di fare soldi, il che è, come puoi intuire, lontano dalla realtà anni luce.

Il mestiere del trader è molto rischioso, e puoi perdere tutto nel giro di una notte, se non sai cosa stai facendo.

Una volta pagati tutti gli importi richiesti, Hamza poi gli parla di un modo ancora più semplice (e sicuro) per guadagnare rapidamente, che chiama “network marketing”.

Insomma, anziché perdere tempo a studiare e fare trading, ti basta consigliare MELiUS ad altre persone.

Anche perché con il trading rischi di perdere molti soldini, ma se recluti altra gente, e guadagni sulle loro iscrizioni, non rischi nulla.

Si viene incoraggiati ad andare a reclutare due persone, che a loro volta dovranno reclutare altre due persone, e così via.

Ovviamente puoi guadagnare solo da chi acquista un pacchetto di prezzo uguale al tu, o inferiore.

Quindi, se acquisti un pacchetto da 175€, guadagnerai una percentuale solo da chi acquista pacchetti da 175€, ma non da 888€,.

Dunque, le vittime sono tutte incentivate ad acquistare il pacchetto più costoso, per paura di perdere le provvigioni sulla vendita dello stesso.

Questa è pura manipolazione mentale pensata più renderti acquirente e promoter, non certo trader.

La base di qualunque schema piramidale, in sostanza.

Infatti, ora che sei un membro del programma di formazione e paghi un abbonamento mensile a MELiUS, potrai cercare di portare più gente possibile a MELiUS.

Così, appena trovi qualcuno che compra un corso di formazione, ricevi una parte dei soldi, e lo stesso vale se questo cliente recluta un altro cliente, ecc.

Più in alto sei nella piramide, più persone hai “reclutato”, più soldi riceverai, perché quelli che hai reclutato devono reclutare a loro volta

Motivo per cui, l’’azienda e i suoi “ambasciatori” non cercano mai di addestrarti nel trading.

Anzi, fare trading ti viene proprio sconsigliato, perché comunque più rischioso che reclutare altre vittime e guadagnare da loro.

Vogliono solo che tu venda pacchetti di “addestramento al trading”.

Nel video, una testimone del giornalista di Le Parisien racconta di essere rimasto intrappolato in questo schema.

“Dicono che ti aiuteranno, ma in realtà non lo fanno. Non è stato fatto nulla, nessun rimborso. Non avevo entrate, anzi, dovevo pagare un abbonamento senza avere nulla in cambio”, conclude la giovane vittima.

È per questo che Fanguin pubblica video sui social network: in modo da reclutare il maggior numero possibile di creduloni, che comprino i corsi di formazione e diventino a loro volta reclutatori, o meglio “ambasciatori”.

Una bella piramide, come il più classico degli schemi piramidali.

L’azienda MELiUS in un primo momento era stata presentata al mondo come “guidata” dal CEO e co-fondatore Jeremy Prasetyo.

Di Prasetyo c’è poco da dire. Prima di MELiUS, era un mediocre imprenditore e investitore, riciclatosi come motivational speaker.

Solo una delle tante copie di Robbins che tanto spopolano nei Ponzi.

Inizialmente, gli altri co-fondatori di MELiUS non erano stati resi pubblici, nemmeno sul sito web della società.

La ragione principale è che gli altri co-fondatori di MELiUS erano Monir e Moyn Islam.

Esatto, proprio loro. Quelli originari del Regno Unito, Quelli che quando OneCoin ha iniziato a crollare, sono fuggiti a Dubai.

Fanguin ha “costretto” MELiUS a cambiare nome.

(Come la teatralità di Jean Pierre Fanguin ha costretto MELiUS a cambiare nome in tutto il mondo).

MELiUS sembra aver iniziato il tracollo a fine dicembre 2019.

Quindi quello di Fanguin sembra essere stato il colpo di grazia, la goccia che ha fatto traboccare il vaso, costringendo i fondatori a cambiare vaso.

Purtroppo per MELiUS e per Fanguin, infatti, è bastato poco agli altri giornali, per approfondire la notizia, e scoprire come fosse tutta una farsa, anche la millantata “ricchezza” di Fanguin ottenuta “grazie a MELiUS”.

Tutto è partito dalle infrazioni stradali commesse e documentate in maniera un po’ troppo leggera nei suoi video, che hanno finito per destare la curiosità delle autorità svizzere.

Fanguin, infatti, registra tutti i suoi video proprio in Svizzera.

Finito in tribunale, Fanguin è stato descritto come “disoccupato“.

Senza una patente di guida valida.

La Mercedes-Benz C200 che guida in uno dei suoi video? Appartiene a sua mamma.

Le altre auto mostrate nei video? Tutte a noleggio.

E ad esse veniva poi apposta la stessa targa della Mercedes di sua madre. Cosa illegale, in Svizzera.

A dicembre 2020, il giovane truffatore svizzero è stato condannato a 150 giorni di multa con sospensione della pena carceraria, e l’importo giornaliero è stato fissato in 27,74 euro (circa 4000 euro di multa totali).

Poiché in un primo momento si è opposto a questa sentenza, avrebbe dovuto essere processato in Tribunale il mese successivo, per violazione del codice della strada, guida senza autorizzazione e uso improprio di patenti e targhe.

Ma a causa della pressione mediatica, e alla valanga di insulti ricevuti, ha rinunciato all’appello, ed accettato la prima sentenza.

A Febbraio 2021, ha poi ammesso di considerarsi un “truffatore benevolo”.

“È forte, perché fai finta di essere un truffatore, quindi non pensi di essere un truffatore, e così puoi truffare”

Un mitomane fatto e finito, insomma, come tanti se ne vedono nei Ponzi.

La notizia è stata ripresa da numerose testate in tutto il mondo, soprattutto nel mercato Francese [qui e qui due esempi]

Ovviamente, Fanguin era stato assunto dalla dirigenza come influencer, quindi i fratelli Islam non potevano essere all’oscuro del suo modo truffaldino di reclutare disperati.

Ciò che non potevano immaginare, e di essersi messi nelle mani di un mitomane che ha fatto di tutto per cavalcare il clamore mediatico, a suo vantaggio.

E come intuibile, tutto questo circo mediatico, che Fanguin ha sfruttato per rendere famoso il suo personaggio un po’ buffone, un po’ sbruffone, un po’ truffone, che tanto va di moda su Instagram… è tornato indietro come un boomerang in faccia ai fratelli Islam.

Costringendoli a cambiare nome al network.

Il problema principale, quello che è saltato subito all’occhio dei giornalisti, è che MELiUS non ha la licenza per operare in nessun Paese in cui si promuove e viene promosso da Influencer truffatori come Fanguin, il che significa che sta operando illegalmente.

E MELiUS non potrà mai registrarsi né richiedere licenze, perché ha sempre mentito su come l’azienda produce fatturato.

Se dichiarasse ad uno qualsiasi degli Enti Governativi come effettivamente guadagna, dovrebbe confessare di essere uno schema piramidale.

D’altronde, se fossero davvero così bravi a generare milioni garantiti con il trading, perché dovrebbero perdere tempo a insegnarlo ad altri, in cambio di qualche migliaio di dollari?

MELiUS afferma infatti di operare in 160 Paesi.

Se dovesse fornire documenti a 160 agenzie governative, sarebbe facile per almeno un paio di quelle più zelanti, rendersi conto di avere a che fare con l’ennesimo ponzi acchiappa-gonzi.

E non sarebbe conveniente distribuire mazzette a pioggia in 160 Paesi differenti.

Per questo motivo, la loro unica sede legale verificata era un ufficio virtuale in Gran Bretagna (la sede fisica di Be è a Dubai).

Questo gioco di scatole cinesi tipiche degli schemi piramidali rende impossibile alla Polizia di altri Paesi, accedere agli archivi aziendali.

La verità… è che non c’è modo di consultare i documenti che dimostrerebbero la natura di quest’azienda, e i fratelli Islam non hanno alcun interesse a facilitare il compito alle autorità di vigilanza.

La verità, quindi… è che la maggior parte delle entrate proviene dal reclutamento, di vittime che a loro volta vengono spinte e reclutare altre vittime, il che la rende assolutamente illegale in tutti i Paesi in cui opera.

Motivo per cui è finita su tutti i giornali, con titoli poco rassicuranti.

Prima del clamore suscitato da Fanguin, dalla sua storia e dalle sue parole, infatti, anche il Mirror era tornato a parlare dei Fratelli Islam, e della loro nuova avventura:

È a causa di questa esposizione mediatica incontrollata che MELiUS, lanciata alla fine del 2018, è stata riavviata a fine maggio 2020, e rilanciata con il nome di BE Factor.

Come puoi immaginare, Fanguin non è l’unico a produrre questo tipo di contenuti sui Social, al solo fine di irretire nuove vittime.

Se  cerchi un po’ su Instagram,  troverai molti altri “influencer imprenditori” che ti mostrano una vita da sogno e ti chiedono di essere contattati tramite messaggio privato per avere maggiori informazioni su come puoi farlo anche tu.

La truffa MELiUS prima, e Be oggi, vanno avanti perché le vittime principali sono i giovani disoccupati, senza speranza e senza risorse a causa della pandemia, che passano molto tempo su Instagram, o Snapchat, o Tiktok, dove vengono pubblicati questo genere di video.

Alla ricerca di soldi facili e veloci, questi giovani possono facilmente cadere nella trappola tesa da false promesse e teatrini costruiti solo per ingannarli e irretirli.

Be sarebbe stato lanciato durante una web call  il 22 giugno 2020.

Un webinar online in cui tutti i membri di MELiUS erano  stati invitati ad ascoltare le novità in arrivo.

La terza truffa dei fratelli Islam: Be (Factor) / Be (Rules).

E infine, arriviamo a Be.

Il dominio del sito web (“befactor.com“) è stato acquisito solo il 26 marzo 2020.

Il sito nomina Moyn Islam come Presidente e CEO, Monir Islam come CVO, e Ehsaan B. Islam come CTO.

Tutti e tre vengono indicati come co-fondatori della società.

Di base, l’azienda offre vari servizi più o meno sensati, più o meno già visti.

Soprattutto, servizi che altrove troveresti gratis.

Dato che molti dei servizi offerti da Be sono stati ereditati, con quale cambio nome, da MELiUS, che è crollato, sappiamo già che non sono servizi che al mercato interessano.

Sono solo roba che serve a far volume per giustificare nella mente ei gonzi la spesa mensile in un abbonamento che alla fine non ti offre nulla, se non la possibilità di reclutare altri gonzi che pagheranno un abbonamento mensile per non ricevere nulla in cambio.

Come detto, l’offerta relativa a trading e viaggi in Europa in genere, e in Italia in particolare, è regolamentata da norme severe, e né MELiUS né Be hanno mai posseduto le licenze per operare in quei settori.

Di fatto ti abboni solo per poter ottenere il diritto di reclutare altri e guadagnare sui loro abbonamenti.

Be è destinato a crollare entro un anno o due, come già successo per MELiUS.

Le cose rimarranno a galla fino a quando il reclutamento di nuovi fessi reggerà, dopodiché arriverà il nuovo crollo.

Il problema di fondo è il servizio venduto non è appetibile per i clienti finali.

Quindi è solo la scusa per reclutare altri illusi, e visto che l’unico modo di fare soldi che ti resta è reclutare, non farai altro che concentrarti su quello.

Arrivando a mentire, a vendere una vita che non puoi permetterti, sperando di diventare un giorno come i fratelli Islam, senza finire in galera nel frattempo.

I fratelli Islam hanno investito molto più per coprire le loro malefatte passate, che per creare un’azienda e un prodotto o un servizio che avessero ragione di esistere nel mercato moderno.

Alcuni esempi di articoli a pagamento, pensati per posizionarsi in alto sui motori di ricerca, per gettare fumo negli occhi dei gonzi:

Anche la copertina di Forbes di cui tanto amano parlare, in realtà non è una copertina, ma un annuncio a tutta pagina, a pagamento, pubblicato su Forbes.

Hanno addirittura creato un sito acchiappa-gonzi, per cavalcare questa falsa “copertina”.

Parliamo d qualcosa che hanno comprato con i soldi delle loro vittime. Che usano per fare nuove vittime.

Nulla di cui andare fieri, o di cui vantarsi, direi.

Non è escluso nemmeno che a breve cambino di nuovo nome.

Anche in questo caso, il Mirror ha dedicato loro un articolo:

Ti traduco quanto scrive il giornalista:

Attenzione India, ecco che arrivano i fratelli Islam, londinesi con un deprimente primato nell’ appioppare disastrosi schemi Ponzi agli incauti.

Mi sono imbattuto per la prima volta in Moyn e Monir Islam quando strombazzavano le meraviglie di OneCoin ai raduni per il reclutamento.

Questo doveva essere un miracolo di investimento in criptovalute, ma si è rivelato essere una frode globale da 3 miliardi di sterline. La capobanda, la quarantenne Ruja Ignatova, è ancora in latitanza.

Poi sono passati a uno schema che vendeva “tecnologia indossabile”, come orologi da polso che misuravano la frequenza cardiaca. Hanno promesso agli investitori che il marchio Helo della World Media & Technology Corp sarebbe “assolutamente” valso 2 miliardi di sterline entro quest’anno.

Nel frattempo è scomparso.

Poi è arrivato Melius, e questa volta il fratello numero tre, Ehsaan, si è unito a Monir e Moyn.

Melius doveva vendere software per il trading di valuta, ma in realtà non era altro che uno schema piramidale in cui si otteneva una percentuale per il reclutamento di altri.

“Questa azienda produrrà più milionari di qualsiasi altra azienda che io conosca”, dichiarava Monir all’inizio di quest’anno.

Un articolo pubblicitario sulla rivista d’affari Forbes insisteva: “Stanno per costruire un’azienda da un miliardo di dollari in tre anni”.

Il loro video promozionale prometteva che sarebbe stato “il prossimo grande gigante dell’industria” insieme a Apple, Microsoft e Amazon.

Ora farete fatica a trovare qualsiasi prova della sua esistenza.

Il che ci porta alla loro follia più recente, chiamata Be, e un altro pezzo pubblicitario su Forbes.

Questa volta è nell’edizione indiana, il che suggerisce che si sono spostati dal Regno Unito, che conta 66 milioni di abitanti, a un paese con una popolazione di 1,3 miliardi – che è un sacco di gente potenziale in più a cui rivolgersi.

“I giovani imprenditori new-age Monir Islam, Moyn Islam e Ehsaan Islam, provenienti dal Regno Unito, hanno messo in piedi un’idea rivoluzionaria e l’hanno trasformata in una società fiorente e di successo chiamata Be”, dice il nuovo pezzo di Forbes.

Moyn è nominato come presidente e amministratore delegato, Monir è il chief visionary officer – sì, davvero – e Ehsaan è chief technology officer.

Intuisco che Forbes si vergogni di pubblicare queste sciocchezze, poiché stampa in grassetto un disclaimer in basso che recita: “Nessun giornalista di Forbes India è stato coinvolto nella scrittura e produzione di questo articolo”.

Questo non impedisce ai fratelli Islam di travisare la cosa sostenendo sul loro sito web befactor.com che sono stati “riconosciuti da Forbes come leader nell’innovazione”, e insistendo che alcuni membri guadagnano circa 270.000 sterline al mese.

Ho chiesto ai fratelli Islam di fornire prove di questo successo, ma non mi hanno risposto, e poiché Be ha sede a Dubai, non ci sono conti societari disponibili al pubblico.

Il sito web non è di grande aiuto, parlando vagamente: “Il nostro ecosistema unico fornisce un’opportunità per le persone di tutti i ceti sociali di costruire e possedere un business dai loro smartphone mentre vivono la loro vita migliore”.

Ma rivela come gli affiliati ottengano commissioni dal reclutamento di altri, e più provvigioni da chiunque recluti a sua volta.

Così, quando si toglie tutta la maschera del ” Sii un uomo migliore per un domani migliore”, tutto ciò che si ha è un altro schema Ponzi.

In uno dei loro inserti su Forbes i fratelli raccontano come hanno lavorato in precedenza in ristoranti, negozi e come tassisti, ma si sentivano “soffocati” e “credevano di essere destinati a cose più grandi nella vita”.

Che è il loro problema.

Non c’è niente di male nel guadagnarsi una vita onesta, ma i fratelli Islam sono troppo illusi o arroganti per provarci.

Ho successivamente ricevuto una mail da Befactor che non ha risposto a nessuna delle domande che ho posto e mi ha accusato di “fare un sacco di accuse senza alcun fondamento”.

Be Factor segnalato come “non autorizzato” in Canada.

Ad aprile 2021, Il sito Be Factor è stato fatto sparire, e sostituito da Be Rules, a seguito di un “avviso” pubblicato dalla Consob Canadese.

Fonte: Business Insider.

Motivo per cui hanno scelto di cambiare nome in “Be Rules“.

Aggiornamento:

Da qualche mese, hanno creato un nuovo dominio, “Be To Inspire“.

Be Factor segnalato come illegale in Colombia.

La SFC, “SuperIntendencia Financiera de Colombia”, l’equivalente della Consob in Italia, in un comunicato stampa del 16 dicembre 2021, ha segnalato Be / Be Factor / Melius come illegali, poiché prive delle licenze richieste per operare in Colombia. [link]

ScamAdviser segnala Be come “truffa”.

Ora, anche il sito ScamAdviser segnala il sito di BE Rules come “truffa”.

Fonte: ScamAdviser.

La DSSRC deferisce BE all’FTC, negli Stati Uniti.

Il Direct Selling Self-Regulatory Council (DSSRC), che si occupa di vigilare sul marketing delle società di vendita diretta, comprese quelle nel network marketing, nel novembre 2021 aveva tentato di contattare l’azienda per la violazione delle leggi sulle promesse di guadagno usate nel marketing di BE/Melius.

Tuttavia, la società BE non ha risposto.

Dopo diversi tentativi di contattare la società tramite telefono, e-mail e posta, la società non ha mai dato seguito alla richiesta di DSSRC e non ha fornito motivazioni o chiarimenti sulle affermazioni contestate.

Per questo, a gennaio 2022, la DSSRC  ha deferito BE alla Federal Trade Commission (FTC), per un’azione sanzionatoria.

Fonte: DSSRC.

Be sotto indagini per schema piramidale in Norvegia.

Secondo quanto pubblicato dal quotidiano E24 (il più grande e importante della Norvegia per le notizie sull’economia e gli affari), a seguito di numerosi reclami dei consumatori, lo scorso ottobre l’Autorità norvegese per il gioco d’azzardo ha inviato una lettera di avvertimento a Be. Qui l’approfondimento.

Be smascherato in Svizzera.

Il quotidiano Ticinese 20 minuti TIO (Ticono On Line), il più letto in Svizzera, ha dedicato un articolo a questa truffa, confermando quanto emerso dalle nostre analisi.

Qui l’articolo completo.

Be segnalato come schema piramidale nelle Filippine.

La Commissione per i Titoli Valori delle Filippine ha recentemente emesso un’avviso di truffa sugli investimenti nei confronti di BETTER EXPERIENCE (nota in Italia come BE) e del suo promotore locale, Rhemuel Lunio, noto anche come DJ Loonyo.

Qui l’articolo dedicato.

96 commenti su “Recensione BE Rules/Melius: il lato oscuro del network marketing. Senza biscottini.”

  1. Ciao, ti consiglio di dare un’occhiata all’evoluzione del progetto. Mi hanno contattato su Linkedin per promuovere questo scam piramidale evidentissimo. Potresti integrare nell’articolo.

    [nolink]www.youtube.com/watch?v=aKEs1lVgpCQ

    [nolink]evolutionlegacy.it/

    Rispondi
    • Ciao, grazie, ma ne sono già a conoscenza.

      Non è un’evoluzione del progetto.

      Evolution Legacy è un team di Promoter Indipendenti Be, che vorrebbe fare la furbata nella furbata.

      Una matrioska di furbizia.

      Rispondi
  2. Ciao Antonio prima di tutto grazie per il lavoro che svolgi e la tua cordialità. Volevo chiederti una cosa. Sono stato contattato da una ragazza di BE e lei mi ha detto di stare tranquillo del fatto che non sia un ponzi poichè ora hanno la sede legale a Milano e sono iscritti alla camera di commercio. Infine per quanto riguarda i viaggi mi hanno detto che loro fanno tutto nella norma poichè non promuovono personalmente i viaggi ma fanno accordi con aziende di viaggio come Expedia. Siccome queste cose sono leggermente in contrasto con ciò che hai scritto che mi sai dire? (ovviamente non mi fido di ciò che mi è stato detto)

    Rispondi
    • Che cosa ti devo dire, a parte ciò che ho già scritto?

      Anche Lyconet, Organo Gold, Vemma e Asea avevano la sede in Italia. E ciò non gli ha evitato le sanzioni dell’agcm.

      House To House aveva la sede in Italia, ed è sotto indagini per truffa.

      Che cosa devo aggiungere?

      Devo spiegarti io che chi promuove una frode, ti racconterà una valanga di fesserie, pur di convincerti a dargli i tuoi soldi?

      Rispondi
      • No certo hai perfettamente ragione. Mi sorprendeva solo il fatto che sempre più gente che conosco sta entrando in BE o evolution legacy, sfortunatamente.

        Rispondi
  3. Grazie per questo articolo. Io vengo dal altro paese e non potevo trovare UN ARTICOLO su di loro neanche in inglese. Mi hanno contattato molte volte e oggi ho reagito con emoji ridenti su uno dei post della povera anima (loro vittima) su facebook. mi ha contattato con un lungo messaggio perché rido del suo post pubblico che vuole ridere anche lei. Questo mi sembra troppo.. Sono come zombies ..

    Grazie ancora per il tuo lavoro perché davvero e impossibile trovare qualcosa di loro.

    Rispondi
  4. Condivido qui, la risposta di “BE” mandata su WhatsApp alla richiesta di spiegazioni da parte di una conoscente che ci è dentro.
    Le hanno detto che questo articolo sarebbe una “fake news dei competitor” ovviamente lei si è subito rassicurata con questa spiegazione, avendo purtroppo capacità di analisi critica praticamente inesistenti.

    ________________________

    Questo l’articolo che solitamente si trova in italiano:
    http://www.gazzettadiretta.com/recensione-melius-be-factor-rules-truffa/

    Risponderò a questo ridicolo articolo a punti:

    – Obbligatorio che l’azienda sia iscritta alla Camera di Commercio con codice ATECO 47.99.1.
    “47.99.1 Commercio al dettaglio di prodotti vari, mediante l’intervento di un dimostratore o di un incaricato alla vendita (porta a porta)”.

    abbiamo sede legale e la registrazione camerale presso Milano e tutta la parte legale riguardo l’iscrizione alla camera di commercio.

    – “I Promoter che operano nella vendita devono sottoscrivere una lettera d’incarico che definisce la loro posizione e che rispetta le condizioni della legge 173/2005.”

    La legge italiana per i promotori è la 173 del 17 Ago 2005
    https://www.camera.it/parlam/leggi/05173l.htm

    La lettera d’incarico viene sottoscritta elettronicamente quando, dopo aver acquistato un pack, si pagano i 45$ per diventare IBP.
    Abbiamo anche inoltre il tesserino in forma elettronica.

    – ”Non ci sono sedi legali e operano a Dubai”

    Abbiamo 6/7 sedi legali, ora anche in Italia siamo registrati al registro delle imprese presso l’ufficio notarile, quando sarà pronto avremo anche la sede centrale italiana, probabilmente a Firenze.
    La principale è di Dubai per motivi di fiscalità e perché i fondatori vivono lì.

    – “Occorre ottenere una licenza come agenzia di viaggio e come tour operator. Per ottenere la Licenza è richiesto di avere una sede operativa nel territorio nazionale, precisamente una sede fisica.
    Be non ha nessuna licenza di questo tipo. Né sede in Italia.
    Occorre aderire ad un fondo di garanzia che tutela tutti i clienti viaggiatori da eventuale fallimento o insolvenza dei soggetti operanti in tutta la filiera turistica.”

    La nostra azienda non promuove personalmente i viaggi ma fa accordi con altre aziende di viaggi, quindi non ha bisogno della licenza perché è solo un tramite tra il cliente e le aziende principali di viaggi come Expedia.
    Di fatto viene utilizzato un elevato potere d’acquisto su pacchetti viaggi con le grosse compagnie per avere poi la possibilità di avere le scontistiche che ci sono all’interno di Quest.
    Per questo motivo le offerte di viaggio sono sempre uno speculare di quelle che si trovano sui siti delle maggiori compagnie viaggi.

    Come garanzia abbiamo addiritttra che se il cliente trova un viaggio nella nostra app che costa di più rispetto ad un altra compagnia, il viaggio gli viene regalato.

    – “La truffa di One Coin”

    È vero che i fratelli parteciparono alla promozione di OneCoin prima che si rivelasse una truffa, ma erano solo promotori e networker, non fondatori e soprattutto hanno dichiarato di non saperlo e hanno abbandonato il progetto appena lo seppero proprio per non essere ricollegati a dei truffatori.
    Inoltre se fosse colpa dei fratelli Islam secondo te potrebbero essere dei personaggi pubblici, con in azienda mondiale, o sarebbero dei latitanti/ in galera ?
    Di fatto un networker è una persona che fa pubblicità a un servizio, ma non significa che sia l’ideatore o un truffatore.

    – “Il francese”
    Il promotore francese fu solo un coglione che ha fatto pubblicità di basso livello ma non è colpa dell’azienda se i promotori fanno ste figure.
    Questo ha possibilmente contribuito al cambio nome per la reputazione ma è comunque per rebranding che fu fatto.

    – “Il cambio nome da Melius a BE”

    Il cambio di nome è successo, ma Melius non ha scammato nessuno, e infatti in rete non si trovano articoli riguardo a una scam dell’azienda.
    Melius fu sostanzialmente l’antenato di Be, con una idea di servizio che era ancora in partenza, ma il passaggio a Be è stato semplicemente un rebranding, senza alcuna truffa e semplicemente migliorando le piattaforme e il servizio.
    Inoltre be, non nasconde nulla sulle piattaforme di formazione possiamo vedere ancora la formazione ai tempi di melius con tanto di logo, sei d’accordo che se ci fosse qualcosa di losco BE sarebbe la prima a nasconderlo?

    Il cambiare nome è per dare una migliore visione dell’azienda.

    Anche Ebay ha cambiato nome, prima si chiamava AuctionWeb
    Lo stesso Google prima si chiamava BackRub
    Nike prima si chiamava Blue Ribbon Sports
    La Pepsi prima si chiamava Brad’s Drink

    – “I servizi”
    Pare che in questo articolo parlino molto di cose vaghe e non si soffermano sul servizio, che ha effettivamente un riscontro eccellente fra gli utenti.
    Le persone stanno guadagnando dal trading e il servizio è estremamente all’avanguardia.

    Inoltre, sui documenti aziendali dicono che per rendere sostenibile il network bisogna avere almeno il 60% della rete come clienti paganti e non networker, e l’azienda ha dichiarato che il 74% della rete attiva sono clienti, quindi è perfettamente sostenibile.

    Giusto per finire, cito il sito BusinessForHome, che è il più grosso giornale americano che parla delle aziende che fanno Multilevel Marketing, anche detto Network Marketing.

    Secondo loro siamo al 5 posto della classifica Momentum, solitamente oscilliamo fra il 2-4 posto.

    Sul loro sito abbiamo inoltre una recensione di 5 stelle con 976 recensioni.

    Inoltre qui un sito che analizza i siti per le truffe, che analizzando il nostro sito non ha trovato traccia di scam: https://www.scamadviser.com/it/controlla-sito-web/berules.com

    _________________________

    Rispondi
    • Direi che ci sono vari punti che il tipo non ha ben chiari.

      Ma andiamo con ordine:

      – “Abbiamo sede legale e la registrazione camerale presso Milano e tutta la parte legale riguardo l’iscrizione alla camera di commercio“. Ok, come si chiama l’azienda che rappresenta Be in Italia? Codice fiscale?

      “Abbiamo anche inoltre il tesserino in forma elettronica”. Il tesserino dev’essere fisico, e riportare la foto dell’incaricato, per essere mostrato ai consumatori. C’è scritto nella legge che il tipo cita.

      “Abbiamo 6/7 sedi legali, ora anche in Italia”. Ok, indirizzo? E comunque non basta. Anche Lyoness ha sede in Ialia da 15 anni. Eppure, s’è beccata due sanzioni per schema piramidale.

      “La nostra azienda non promuove personalmente i viaggi”. Supercazzola. Se è un’azienda, è ovvio che non promuova personalmente i viaggi. Ma ogni persona che fa da intermediario tra il cliente e un’agenzia di viaggi, dev’essere autorizzata dal Ministero del Turismo. Lo dice la legge.

      “Soprattutto hanno dichiarato di non saperlo”. Ah bè, allora, se hanno dichiarato di non saperlo, tutto ok. “Fidati bro, siamo innocenti”. Potevano almeno rimborsare le loro vittime, ma non l’hanno mai fatto.

      – Il discorso su Faguin è spiegato nell’articolo. Bisognerebbe leggere e capire, prima di rispondere.

      – EBay e Google non cambiano nome una volta ogni due-tre anni, Be lo fa.

      – Non c’è nessun servizio. E il “credimi bro, lo diciamo noi”, sulla percentuale di clienti non Promoter, lascia il tempo che trova.

      – Business For Home è famoso per aver difeso e promosso negli anni i più grandi schemi piramidali. A partire da OneCoin. Oggi continua a parlare bene di OmegaPro, nonostante sia stata dichiarata truffa, schema piramidale e illegale in più Paesi.

      – Stranamente sul sito Business For Home non ci sono recensioni negative su nessuna azienda. Coincidenza?

      – Infine, proprio il sito “Scamadviser”, segnala Be Rules come truffa.

      Bizzarro che abbia evitato accuratamente di commentare le comunicazioni di Canada e Colombia.

      E’ chiaro che la risposta di BE è stata scritta da un Leader poco furbo.

      Be Rules truffa

      Rispondi
  5. Hi!
    I’m not from Italy. Be is now trying to spread in Norway, Sweden, Finland and Estonia.
    They are advertising mainly via Instagram. Very little information. Zoom-meetings so on.
    Have you heard about their “convention” in Rome 17.-18.9.2022 (Palazzo Dello Sport)?

    Rispondi
  6. Salve, l’articolo è molto interessante e in questi giorni ho provato ad informarmi ulteriormente riguardo alla fantomatica sede legale. Dalle informazioni che sono riuscito a reperire la sede si trova effettivamente a Milano con il codice ATECO 47.99.1, però ciò che mi ha fatto venire dei dubbi è una cosa, ovvero la legge che disciplina questo codice, cioè la legge 173 del 17 agosto 2005, in particolare quello che troviamo nell’Art. 1 comma 2, ovvero:

    Le disposizioni della presente legge, ad eccezione di quanto previsto dagli articoli 5, 6 e 7, non si applicano alla offerta, alla sottoscrizione e alla propaganda ai fini commerciali di:

    a) prodotti e servizi finanziari;

    b) prodotti e servizi assicurativi;

    c) contratti per la costruzione, la vendita e la locazione di beni immobili.

    Quindi da quello che ho capito i prodotti/servizi finanziari non possono essere offerti dai promoter che ti contattano?

    Rispondi
    • Be non vende e non promuove servizi finanziari, i pack di ingresso danno accesso a della formazione per imparare a tradare in autonomia.

      Gli stessi segnali che si ricevono dalle App sono classificati come segnali didattici per il mero studio e apprendimento.

      Sono un cliente molto soddisfatto della formazione che sto ricevendo.

      Rispondi
        • Salve, per farvi capire le bagianate che racconta questo signore, il 01/09/2022 ha risposto a un messaggio di un membro di be, dicendoli di aspettare che le indagini finiscano per poi rendersi conto che be e una truffa, qualche settimana fa BE ha compiuto 5 anni facendo una convention azienda a Vienna con 6 Mila persona in tutta europa con vari investitori mondiali, imprenditori, avvocati, banchieri ecc… la mia domanda è Antonio ma per caso le indagini sono ancora aperte, no perché sono già passati 5 anni vorrei sapere quando si concludono per rendermi conto che e una truffa.😂😂🤦🏻

          Rispondi
          • Sì, sono ancora aperte. Difficile indagare in tempi brevi su chi ha la sede in Belize, e fa passare la sede italiana attraverso varie scatole cinesi.

            Boccalone.

            be proprietà

      • Guarda un mio amico è stato contattato da una persona che vende appunto quei pacchetti, e incuriosito abbiamo chiesto maggiori informazioni (non perché ci interessasse, ma per capire cosa si nascondesse dietro), la persona in questione ha proposto una video chiamata per chiarire i nostri dubbi. E dalle sue testuali parole sono uscite frasi come: “si guadagna dopo 30 secondi” o alla nostra domanda “Be Rules offre consigli finanziari e chi ci sta dentro?” E la risposta è stata “si”, inoltre chi ci informava di tutto ciò era pure minorenne, pensa un po’ te!

        Rispondi
  7. Salve, ti contatto perché i miei amici sono entrati da poco in Be e stanno cercando di convincere anche me, ovviamente non mi faccio fregare da certe puttanate, mi chiedevo se ci fosse un modo per denunciare a chi di dovere quest’attività palesemente illegale

    Rispondi
  8. L’invidia è una brutta bestia
    Continuate a farvi manipolare dallo stato hahah
    be ed evolution in particolare funzionano.
    I servizi funzionano
    Non vendiamo ne promettiamo che in un anno si diventa milionari, ma per favore come in ogni cosa serve studio, duro lavoro e sacrifici
    Non si diventa ricchi in qualche mese
    I soldi non cascano dal cielo te li devi meritare
    Quindi per favore basta sparere cazzate
    Siamo legali si, siamo gli unici e se volete posso anche dirvi ufficialmente da quando
    Esattamente da Giovedì 1 settembre 2022 ufficialmente legali in Italia
    Gli unici che sono legali
    Con delle sedi lagali
    Vuoi gli indirizzi?
    Cercateli, li trovi
    Io capisco che ci stiamo prendendo il mercato italiano però neanche a fare così c’è dai
    Non credete nel progetto, ok perfetto cavoli vostri continuate a lavorare per la gloria🤷🏻‍♀️

    Rispondi
    • Hai perfettamente ragione.

      Posso entrare nella tua downline e pagare delle costosissime fee mensili, le quali mi manderanno per stracci dopo nemmeno due mesi, per dei corsi che trattano di roba che si può tranquillamente apprendere gratis su Youtube? Non vedo l’ora di sorbirmi un’infinità di slide che trattano di mindset e teorie psico-pseudoscientifiche, peraltro non suffragate da nessun paper accademico, che poi curiosamente nulla hanno a che fare col trading.

      Fammi sapere, bro.

      Rispondi
  9. Hanno appena cambiato da berules a be.club ( https://be.club/ ) sono stato contattato anch’io da una persona che ha sempre fatto network con Junesse, stavo cercando un pò di informazioni e sono capitato sul tuo sito, che mi sai dire su questo be.club? Secondo te l’hanno cambiato da berules solo per questo fatto di scamadviser?

    Rispondi
  10. Ciao Antonio, anche a me un amico cerca di convincermi ad entrare, vorrei diffendermi raccontando i fatti ma mi viene difficile. Posso appellarmi a questo articolo per difendermi fa questi?

    Rispondi
  11. Cos’è Evolution Legacy? Un ulteriore rebrending o un’ala di Be Italia che si è staccata per continuare la truffa in autonomia?

    Rispondi
      • Secondo te perché spingono così tanto sull’avere una sede legale a Firenze?
        Conosco una persona che sta in Be e gli ho fatto notare che l’unica sede registrata in Italia è a Milano, ma non ne ha voluto sapere e anche in diverse storie ha specificato che la sede è FIRENZE.
        Ho cercato nel sito della Camera di Commercio e nel Registro delle Imprese (anche con altri nomi, Be Rules, Evolution Legacy, Infinity EVO) ma nulla, solo la sede di Milano.
        C’è un motivo per il quale sembrano vergognarsi della sede di Milano tanto da volerla nascondere?

        Aggiungo anche che nel sito web di Evolution Legacy, nei T&C alla voce “Sede Legale” la pagina è vuota, e nel sito non è nemmeno indicata la loro partita IVA

        Rispondi
  12. ahahahhahahah sto sito è una sagra.
    Wee Antonio ma dimmi un po’, che fai di bello di lavoro?
    a Parte tenere questo splendido blog in cui si parla di fuffa

    Rispondi
  13. Ciao Antonio, ma questi dicono di avere l’azienda fisica a Firenze, fanno vedere il loro video. Sarà vero?
    Ogni giorno mi contattano diversi ragazzi di Infinity EVO, gli ho chiesto solo per vedere che bugia mi raccontassero, per esempio mi dicono che quando inizi a guadagnare non serve avviare la partita IVA, ma serve solo quando superi i 5000 euro al mese, poi che possiamo ricevere il pagamento in bitcoin.

    Rispondi
  14. Conosco una ragazza diventata influencer in questo modo che ne faceva/fa (?) parte e ha ammesso la truffa oggi, ma ora fa parte di un’altra azienda che si chiama onepercentclub (onepercentclub.it). Mi chiedevo se fosse la stessa cosa e hanno cambiato nome nuovamente e se la conoscessi, perche’ sembra esattamente lo stesso

    Rispondi
  15. sono tornati alla ribalta con un nuovo sito nolink://it.be.club/

    e danno anche la “documentazione ufficiale” -> nolink://drive.google.com/drive/folders/1-BYoTQNAUWe0cOXftglu8OH3qfHkdyR5

    Rispondi
  16. Buonasera,

    vorrei capire come mai BE sia in grado di organizzare un evento con 400 persone al Palariccione, quando diversamente in altri paesi gli eventi sono stati annullati.

    Rispondi
  17. Vorrei fare una domanda, ma chi è già entrato a fare parte di berules, poi come ne esce?
    Deve aspettare che siano loro ad eliminare l’account con i dati per inattività o bisogna fare qualche procedura?

    Rispondi
  18. La mia compagna è entrata da pochi giorni in questo meccanismo. Ho provato a farla ragionare…. Inutile…. Fa zoom ad ogni ora, procaccia nuovi “collaboratrice del suo team”, parla di rendimenti da trading online a doppia cifra come fosse tutto scontato, pubblica post narcotizzati di un insensato ottimismo, frasi motivazionali stucchevoli, invita icfollower ad esser contattata per non so quali modo di fare soldi, parla della “sua azienda” non sapendo nulla di essa… .. Sono basito…..
    Scrivo ciò perché sentendomi impotente, vorrei capire fino a che punto devo lasciare andare… Mi spiego….. Cosa succede a lei? Le chiederanno soldi? Sempre di più? Oppure una volta che avrà portato dentro qualcun altro ed esaurito la sua cerchia di adepti, semplicemente scemera’ la cosa? Credo che una sana tranvata le faccia bene, ma purché resti ciò. Ci sono a tuo giudizio riflessi penali per questi creduloni che di fatto alimentano la truffa?

    Rispondi
      • Fino a qui mi sta bene. Tutto sommato io sono sempre stato del partito che Wanna Marchi sia stata un genio e loro fessi. La mia preoccupazione era più che altro se da vittima, vendendo fuffa, non potesse lei stessa avere ripercussioni di natura penalistica per intenderci. La truffa è un reato. E se te alimenti il sistema, ne sei parte. Questo, il mio presupposto.
        Grazie.

        Rispondi
        • Sì, certo, è passibile comunque di querela, e la 173/2005 dice chiaramente che è colpevole anche chi promuove certi schemi, e non solo chi li realizza:

          ART. 7. (Sanzioni)
          1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque promuove o realizza le attività o le strutture di vendita o le operazioni di cui all’articolo 5, anche promuovendo iniziative di carattere collettivo o inducendo uno o più soggetti ad aderire, associarsi o affiliarsi alle organizzazioni od operazioni di cui al medesimo articolo, è punito con l’arresto da sei mesi ad un anno o con l’ammenda da 100.000 euro a 600.000 euro.

          Rispondi
      • Si vede che non ci hai mai lavorato. Faccio attività da 10 mesi e non mi hanno mai chiesto soldi, nessuno, a parte il pack iniziale che serve per accedere alla formazione sul trading. Faccio attualmente trading e network e ci tiro fuori un mezzo stipendio al mese, per quelle due ore al giorno che ci dedico, quando capita. Bisogna diffidare di chi ti promette soldi facili perché questi non esistono, ci vuole impegno perché è un lavoro a tutti gli effetti, ma diversamente dai lavori tradizionali vieni pagato in base alle tue competenze e non alle ore lavorate. Detto ciò mi spiace che molti di voi credano a qualcuno che, evidentemente, non ha mai lavorato in questo settore. Un po’ come dare consigli ad un cuoco quando sai fare solo piadine insomma.
        Saluti

        Rispondi
  19. Perché sono stato contattato e appunto hanno proposto i loro pacchetti da 500€ in su. Promettendo che con il tempo e con lo studio sarebbero arrivati i primi guadagni. Ma è legale tutto ciò?

    Rispondi
  20. Bro ti adoro, questo articolo è veramente fatto da dio. Ma come hai fatto a trovare tutte queste informazioni su be. perché non ho trovato nulla. Inoltre sai se è possibile capire come denunciarli o fargli qualcosa? Perché ero entrato anche io e mi hanno fregato, dicendo che avrei potuto imparare dai servizi il trading ma non ho imparato nulla e mi costringeva a fare network senza avere risultati

    Rispondi
  21. Salve, mio figlio si è messo in contatto con Leverage Group tramite un suo amico. Chiedono di pagare € 700 per non so cosa. E’ possibile avere delle informazioni per convincere mio figlio che sono soldi buttati ed è tutto tempo perso?
    Fatemi sapere, grazie

    Rispondi
        • Ciao Dave! Anche io sono stata contattata poco tempo fa e vorrei segnalare e fare qualcosa. Mi puoi dire cosa hai fatto tu? Soprattutto, per quel che mi riguarda, vorrei cercare di aiutare la persona che mi voleva trascinare dentro.
          Io andrei volentieri sul profilo Instagram di quella con cui ho fatto una riunione on line e le scriverei “truffatrice” a caratteri cubitali però non so se è una buona idea…

          Rispondi
  22. Commento oggi nel 2024 dopo 1 anno che lavoro e studio con be, sono super fiero della scelta che ho fatto, azienda etica e con dei valori che praticamente nessuna azienda di network ha.
    Detto questo vorrei portare a riflettere l’ideatore di questo “sito” , una azienda che ormai leader del mercato da più di 2 anni, numeri 1 per momentum su BFH, e paga i propri distibutori regolarmente senza vincoli, come si può continuare ad affermare che be può essere un potenziale scam?
    Non è che magari fai parte della piccola e frustrata “concorrenza” ?

    Rispondi
    • Come no, riteniamo affidabile al 100% l’opinione del Promoter di turno che si spaccia per studente per promuovere una truffa internazionale.

      Anche Hannibal Lecter diceva di essere solo un “appassionato di cucina”.

      Rispondi
      • Io credo che realmente dovresti vedere con i tuoi occhi come funzionano determinate cose.
        Utilizzare delle battute per divincolarsi da un discorso reale fa capire quanto possa essere affidabile un tuo post.

        Rispondi
        • Se leggessi l’articolo, invece di promuovere truffe, vedresti che sono stati sputtanati ovunque. E state crollando anche in Italia. Cercati un impiego dignitoso, cialtrone.

          Rispondi
  23. Sono stata contattata da una ragazza che “lavora” per questa “azienda”… E mi ha mandato un video di 1 ora di aria fritta. Cercano di ingolosirti con possibili guadagni , certo se ti impegni però perché i soldi mica piovono dal cielo! E poi le manfrine sull’essere padrona del tuo tempo lavorando da casa quando vuoi e blah blah. Figurati se poi sei mamma coi bambini piccoli che sogno sarebbe se fosse vero. Io mi sono rotta le scatole perché non è la prima volta che mi contattano “aziende” che fanno così. Per fortuna non ci sono mai cascata anche perché quando ti chiedono soldi per lavorare come si fa a non farsi venire dei dubbi?
    So che forse avete già risposto ma c’è un modo per denunciare, fare presente la cosa a qualcuno? Grazie!

    Rispondi

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