In questo articolo esamineremo le attività di CareIsGold e alcune segnalazioni preoccupanti che sono emerse.
Se stai considerando di investire in oro attraverso CareIsGold, ti preghiamo di prestare attenzione a ciò che andremo a discutere.
Esistono alcune problematiche che riguardano questa società e vogliamo fornirti tutte le informazioni necessarie.
Analizzeremo vari aspetti legati all’azienda, tra cui i suoi leader, i promotori e le strategie di marketing, allo scopo di valutare l’affidabilità di questa opzione di investimento.
CareIsGold: l’azienda.
L’azienda Careisgold S.p.a. ha sede a Villafranca Di Verona.
Registrata con il codice REA VR-433912, la sua partita iva è 04598560235 e il codice ATECO 46.72.2.
L’attività prevalente, ovvero l’attività con il maggiore volume d’affari, riguarda il “Commercio all’ingrosso di metalli non ferrosi e prodotti semilavorati“.
L’anno di fondazione è il 2018.
L’ultimo bilancio disponibile della Careisgold S.p.a. è relativo all’anno 2021 con vendite complessive pari a euro 10.371.508 e un risultato di esercizio per euro 309.739.
Un po’ poco, per un’azienda che di fatto fa da intermediaria fra i suoi fornitori e i suoi clienti.
I dipendenti della Careisgold S.p.a. sono da 6 a 9 con un costo per l’azienda nell’ultimo bilancio disponibile pari a euro 167.485.
CareIsGold è parte del gruppo Care Holding SpA, che gestiva un network specializzato in polizze assicurative e piani previdenza, chiamato 4Change, che ora sembra aver spostato il suo focus sull’oro.
CareIsGold: I leader della rete vendita.
Prima di tutto, discutiamo dei leader indipendenti della rete vendita di CareIsGold.
Negli ultimi tempi, leader e persone che sono state coinvolte in schemi piramidali si sono mostrati molto entusiasti di CareIsGold.
Ciò significa di solito che alla rete vendita vengono fatte promesse che potrebbero andare ben oltre il semplice “acquisto di oro per investimento”.
È importante notare che l’acquisto di oro come forma di investimento è un prodotto che esiste da almeno vent’anni nel panorama italiano.
L’azienda non sembra fare un marketing particolarmente accattivante e, in alcuni aspetti, sembra coincidere con quello di EmGoldex/Gig-Os, azienda che di recente è stata bandita dalla Consob.
Secondo l’opinione dei Promoter che abbiamo consultato, tutto il fascino di CareIsGold si basa sulla scommessa/previsione che l’oro raddoppierà almeno il suo valore attuale entro i prossimi 10 anni.
🚨 Il problema è che chi acquista oro da CareIsGold lo fa a prezzi superiori a quelli di mercato.
E non si tratta di pochi centesimi (stando a quanto riferitoci dai Promoter, parliamo di circa il 15%, ma aspetto conferma dal direttivo).
La differenza è destinata a pagare non solo i costi vivi dell’azienda CareIsGold, ma anche:
- il fornitore dell’oro (l’Argor-Heraeus o Italpreziosi);
- il fornitore che si occuperà di custodire l’oro per conto dei clienti (Battistolli di Vicenza);
- gli onorari delle varie celebrità (Arrigo Sacchi, Oscar Farinetti, Alessandro Garofalo, Raul Cremona).
- le provvigioni dirette dei Promoter;
- le provvigioni indirette di rete.
CareIsGold non fa altro che distribuire lingotti d’oro Kinebar, dell’azienda Argor-Heraeus.
Non è altro che un broker, un rivenditore di prodotti altrui.
Guadagna sul ricarico.
Vende a più, qualcosa che già trovi sul mercato a meno.
La garanzia “kinegram” non è di CareIsGold: è offerta da Argor-Heraeus.
Preoccupa il fatto, indipendente dalla volontà della dirigenza CareisGold, che coloro che oggi promuovono CareIsGold, fino a ieri promuovevano NFT e Crypto come mezzo passivo di guadagno facile.
CareIsGold: i Promoter.
Parliamo dei promotori.
Alcuni Business Manager CareIsGold sostengono che l’azienda non sia una società di network marketing e che non si guadagnino provvigioni dagli altri Promoter.
Questo ovviamente è falso.
Secondo le presentazioni ufficiali, i Promoter guadagnano una percentuale per ogni cliente che acquista un abbonamento al piano di accumulo in oro.
E guadagnano una percentuale sui fatturati dei loro collaboratori, espressi in punti.
Leggo sul sito di un ex Promotore di Organo Gold e Ariix, ora in questa azienda:
“Entrando più nel dettaglio, c’è differenza imprenditoriale e si viene pagati per quanto oro vendiamo personalmente e con il team.
Per il resto, su ogni punto generato dal nostro team, possiamo poi scalare il piano carriera”.
A parte che la differenza imprenditoriale è sempre un problema nel network, perchè significa che il tuo sponsor deve sempre stare attento a che tu non raggiunga mai una qualifica superiore alla sua, per non perdere soldi…
Da ciò appare falso che non si tratti di network, ed è falso che non si guadagni vendendo oro.
Peccato che per vendere oro, pare sia necessario avere un’apposita licenza in Italia.
CareIsGold: i corsi.
CareIsGold offre dei percorsi di formazione.
🚨 Prima di tutto, va precisato che questi corsi non hanno lo scopo di ottenere una licenza, poiché, stando a quanto dichiarato dai Promoter e dalla stessa azienda, non sarebbe necessaria.
In realtà, ciò che CareIsGold offre sono dei corsi di abilitazione “interni”, ovvero destinati ai rappresentanti dell’azienda stessa.
Alcuni di questi corsi sono disponibili online e sono gratuiti, tenuti da avvocati e altri specialisti del settore.
Inoltre, pare che esista anche un percorso formativo commerciale online settimanale, anch’esso gratuito.
Per chi invece preferisce un percorso di formazione dal vivo, c’è l’opzione di un corso con livelli di formazione progressiva, che varia dai 240 ai 280 euro per ogni week-end, comprensivi di vitto e alloggio.
Tuttavia, va fatto un importante chiarimento: poiché si tratta essenzialmente di promuovere un investimento, tramite abbonamento o pagamento rateale, molte persone potrebbero pensare di non avere bisogno di una licenza.
Ma in realtà, la maggior parte dei Promoter CareIsGold venderebbe oro sui social media senza licenza, in maniera potenzialmente abusiva (ripeto: “potenzialmente”, sta alla Consob e a Bankitalia stabilirlo, non a me).
🚨 In ogni caso, va precisato che CareIsGold non pare disporre di comunicazioni o via libera da parte di Bankitalia o della Consob all’uso di Promoter indipendenti, il che potrebbe mettere a rischio l’operatività dei Promoter che aderiscono al suo modello di business.
In pratica, la maggior parte dei Promoter CareIsGold potrebbe vendere oro sui social media senza licenza, in maniera potenzialmente abusiva (ripeto: “potenzialmente”, sta alla Consob e a Bankitalia stabilirlo, non a me).
Se così fosse, sembrerebbe essere lo stesso modello dei club di viaggio.
Ci si iscrive, si inizia a promuovere l’abbonamento e si guadagna una percentuale dall’abbonamento.
Tuttavia, poiché si tratta essenzialmente di promuovere un investimento mascherato da abbonamento, le persone pensano di poter aggirare la necessità di una licenza.
Ma non c’è nessuna garanzia che sia davvero così.
Se la società ti registra come promotore, allora sei il venditore e se vendi senza licenza, rischi anche la galera.
CareIsGold: il problema licenze.
CareIsGold ha la sua licenza regolare per vendere oro, come banco metalli.
🚨 Il problema è che questa licenza, per legge, non si estende automaticamente ai suoi Promoter.
CareIsGold sembra avere tutti i requisiti legali per fare ciò che fa, ma un promotore senza licenza rischia personalmente con la Consob italiana.
Ecco perchè.
CareIsGold dice nella sua brochure:
Conformemente a quanto previsto dalla Legge n.7 del 17/01/2000, Careisgold SpA opera avvalendosi di Collaboratori della massima onorabilità, provvisti di idonea formazione ed adeguata autorizzazione.
Inoltre, aggiunge:
Divisione PRIME: Formazione e abilitazione di nuove figure professionali per la distribuzione di Oro Puro Fisico da investimento, tramite la Rete 4Change.
E’ la stessa CareIsGold a parlare di “adeguata autorizzazione“. Ma cosa intende, nello specifico?
Ora, secondo la legge 7/2000, infatti:
“È operatore professionale in oro il soggetto che esercita in via professionale, per conto proprio o di terzi, il commercio dell’oro”.
Secondo quanto affermato in diversi siti di operatori:
CHI può commerciare l’oro in via professionale?
Solo chi è iscritto nell’Elenco degli Operatori Professionali in Oro tenuto da Banca d’Italia, sussistendone determinati requisiti (forma societaria specifica, capitale sociale minimo di 120.000 euro, oggetto sociale dedicato e sussistenza dell’onorabilità) previsti dalla legge stessa. Banca d’Italia è un ente di vigilanza e come tale controlla e monitora sia nella fase di iscrizione sia durante la permanenza nell’apposito Elenco che il soggetto iscritto svolga regolarmente la propria attività ed adempia agli obblighi ai quali è tenuto nella sua qualità di Operatore Professionale.
COSA si intende per commercio di oro in via professionale?
Acquisto e vendita, in via professionale, per conto proprio o di terzi di oro da investimento e di materiale d’oro diverso dall’oro ad uso prevalentemente industriale.
Chiunque eserciti il commercio dell’oro senza i requisiti richiesti, come spiega la stessa Banca d’Italia qui, è punito con la reclusione e con una multa.
Abusivo esercizio dell’attività
Chiunque svolge l’attività di commercio di oro senza averne dato comunicazione alla Banca d’Italia, ovvero in assenza dei requisiti richiesti, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni e con la multa da Euro 2.065 a Euro 10.329 (art. 4, comma 1, della Legge n. 7/2000).
Vorrei vedere quanti Promoter di CareIsGold in percentuale sono società, con “oggetto sociale che indichi l’attività del commercio di oro“, e codice operatore fornito dalla Banca d’Italia.
Aggiornamento.
Un Promoter ci ha chiarito che l’azienda promette:
Patto di riacquisto al prezzo del fixing più l’uno per cento (1%).
Il fixing, tecnicamente, è un processo utilizzato per stabilire il prezzo di riferimento dell’oro sul mercato mondiale.
Si tratta di un’asta che si svolge due volte al giorno a Londra, in cui rappresentanti delle principali banche che operano nel mercato dell’oro si incontrano per concordare il prezzo di acquisto e vendita dell’oro.
In soldoni, il fixing è il valore dell’oro nel momento in cui intendi venderlo o comprarlo.
Ciò significa che l’azienda ricade nei casi previsti dalla Consob, tra i segnali di “offerta di un prodotto finanziario”, come specificato in due procedimenti dell’AGCM dalla Consob stessa, parlando di diamanti da investimento (dalla legge assimilati all’oro da investimento):
Fonte: AGCM 1 | 2
CareIsGold: Il piano marketing.
Disclaimer: Questi sono conti che ho fatto io. E siccome non sono bravo con la matematica, ho chiesto conferma all’AD di CareIsGold, che dovrebbe essere laureata proprio in questa materia.
Ho esaminato il piano marketing CareIsGold, e non mi stancherò mai di ripeterlo…
Se vuoi fare network marketing con successo, devi scegliere un’azienda che ti consenta di guadagnare “abbastanza” dalle provvigioni dirette, ovvero dal guadagno ottenuto dalle tue vendite personali, e meno dalle indirette, cioè dalle vendite della tua rete di vendita.
“Abbastanza” significa che ogni vendita deve darti una certa gratificazione, deve stimolare la dopamina nel tuo cervello, altrimenti perderai l’entusiasmo in fretta.
Questo è il primo principio del network marketing efficace.
Quindi, per valutare un’opportunità, io inizio sempre analizzando quanto guadagnerei dalla sola vendita, partendo dal livello più basso, in percentuale, rispetto al prezzo del prodotto.
Ora, il prezzo dell’oro è stabilito dal “fixing”, quindi non dipende dall’azienda che lo vende.
Per guadagnarci, ovviamente, un’azienda come CareIsGold deve applicare un margine di ricarico.
Nel caso di CareIsGold, dovrebbe essere del 15% (ho chiesto conferma, attendo risposta).
Tuttavia, devi tenere presente che CareIsGold è un Broker.
CareIsGold acquista il tuo oro dopo che tu hai dato loro i tuoi soldi (questo è ciò che dicono sul loro sito).
In pratica, tu paghi una certa grammatura d’oro, CareIsGold l’acquista dal suo fornitore, e poi te lo fa spedire a casa, o te lo fa custodire da Battistolli (a spese tue, ovviamente).
Per questo passaggio, si farebbe pagare circa il 15%.
Quindi, se noi comprassimo oggi un lingotto da 1 kg tramite CareIsGold, verseremmo a CareIsGold in totale 64.550 euro circa (prezzo oro 56.130 euro, più 8.420 euro di markup).
Tale prezzo aumenta notevolmente, se opti per il pagamento a rate, detto “PAR” (piani di accumulo).
Considerando inoltre che sul guadagno, ovvero il capital gain, che otterresti dalla rivendita del tuo oro, devi anche pagare un 26% di tasse allo Stato Italiano…
Questo significa due cose:
- Il cliente, finché l’oro non fa almeno un +46%, non guadagnerà un piffero dal suo investimento.
- Il Promoter, o Business Manager, dalla vendita di 1 kg d’oro, genera un profitto lordo per l’azienda di 8.420 euro. Vero. Ma…
Quanti di questi 8.420 euro finiranno in azienda, e quanti nelle tasche del “Business Manager”?
Questo dipende dal suo livello in azienda.
Di base, ogni vendita genera un tot di punti provvigione.
Il valore di questi punti provvigione, però, varia in base alla qualifica del Business Manager.
Ogni punto infatti può valere da 40 a 270 euro, in base al tuo livello.
Nel nostro esempio, un chilo d’oro genera 6 punti.
Ovvero, una provvigione per il venditore da 240 a 1620 euro.
Se parti da zero, per ogni chilo d’oro venduto, tu guadagni 240 euro.
L’azienda ne margina 8.420.
Vuol dire che tu, dalla vendita di un chilo d’oro, guadagni meno del 3%.
Su cui dovrai pagare le tasse.
Ripeto…
Tu hai venduto un chilo d’oro.
Cosa che non è proprio facile come fare una passeggiata nel parco.
Tu prendi di provvigioni dirette meno del 3%.
L’azienda ne prende il 97%.
Di cui una fetta andrà alle tue upline.
Se tu avessi raggiunto il livello massimo del piano qualifiche, avresti guadagnato invece 1620 euro.
Circa il 19%, più le provvigioni indirette.
In sostanza, con CareIsGold puoi guadagnare dal 3% al 19% di quanto fai marginare all’azienda.
Ora, considera che per arrivare al 19%, dovresti vendere con il tuo team oltre 830 chili d’oro in un solo anno, ovvero fatturare circa 55 milioni di euro solo con il tuo team.
(E questo, per esigenze accademiche, non tiene conto del semplice fatto che un punto generato dalle vendite della tua rete vale 30 euro, mentre quello generato dalle tue vendite vale 40 euro. Quindi, in realtà, senza volumi di vendita personali importanti, il fatturato necessario sarebbe di molto superiore).
Queste percentuali, come puoi ben comprendere, crollerebbero, se inserissimo nel calcolo anche quanto l’azienda incassa e gira ai fornitori, per pagare l’oro e i vari servizi di custodia.
A conti fatti, già solo per guadagnare 240 euro, tu devi vendere oro per oltre 64 mila euro.
E siccome fino a che non fai 15 punti, resti al gradino più basso…
Vuol dire che per guadagnare 600 euro (40×15), e scattare di qualifica, dovrai vendere almeno 2 chili e mezzo d’oro, per un controvalore di 161 mila euro…
Mentre l’azienda marginerà 21 mila euro dai tuoi sforzi.
Ora capisco perchè sui Social i Business Manager spingono più sul reclutamento che sulla vendita, e perchè molti cripto-fuffari e ciarlatani provenienti dalle aziende sanzionate come schemi piramidali si stanno fiondando come matti su questa azienda.
🚨 Loro sanno che scalare le qualifiche con la sola vendita in CareIsGold non solo è difficilissimo, ma paga pure pochissimo, rispetto al fatturato generato.
Al contrario tuo, però, cripto-fuffari e ciarlatani hanno già creato reti di decine, centinaia, migliaia di boccalonius simplex, quindi scaleranno senza difficoltà le qualifiche, mentre tu provi a vendere i lingottini a tua nonna.
In conclusione.
Quindi, per concludere, per avere successo nel network marketing con CareIsGold, devi vendere tantissimo oro e creare una grande rete di venditori che vendono tantissimo oro.
Solo così potrai guadagnare una cifra significativa e avere successo.
Ma occhio…
Non dimenticare che l’oro è un bene di lusso.
Non tutti hanno i soldi per acquistarlo, soprattutto in quantità così grandi.
E il prezzo dell’oro può fluttuare in modo imprevedibile.
Inoltre, come tutte le opportunità di network marketing, anche CareIsGold ha una forte concorrenza, sia da altre aziende che vendono oro, sia da altre opportunità di business.
Quindi, se decidi di entrare in questo business, fai molta attenzione a come lo fai e a come gestisci il tuo tempo e il tuo denaro.
E, soprattutto, non aspettarti di diventare ricco da un giorno all’altro.
Il network marketing richiede impegno, tempo e dedizione per avere successo.
Una volta ti dissi che nessuno nella storia del network marketing, è mai diventato ricco vendendo oro conto terzi.
E te lo ribadisco.
A parità di sforzi, faresti molti più soldi chiudendo contratti per un network di luce e gas.
In questo tipo di piano marketing, invece, vince solo chi recluta.
Perché trovare abbastanza clienti da farti generare 161 mila euro di fatturato, solo per scalare la prima qualifica, capirai che non è proprio sta gran passeggiata di salute.
Parliamo di oro venduto ad un prezzo superiore al suo valore di mercato, non di pasta Barilla.
E considera che solo per salire di una qualifica, ti servirebbero almeno 9 clienti.
Ecco perchè l’azienda suggerisce di iniziare cercando 5 clienti e 5 collaboratori, nel primo mese.
Il problema? Chi è già abituato a comprare oro da investimento, ha già i suoi fornitori di fiducia.
E di certo non cambierà, perchè glielo dici tu.
Prima di imbarcarti in questa avventura, rifletti un attimo, soprattutto se hai già fatto network in passato.
Quante probabilità ci sono che tu riesca a trovare 5 clienti e 5 collaboratori, per guadagnare 600 euro?
🚨 CareIsGold è destinata a venditori puri, e a reclutatori d’esperienza. Non a networker principianti.
E considerando che nessun venditore puro si accontenterebbe di percentuali così basse, indovina cosa resta, come target? 🥺
Dai documenti in nostro possesso, sul piano di avanzamenti come distributore, leggiamo inoltre:
REGOLAMENTO PASSAGGI DI POSIZIONE IN 4CHANGE E PREMIAZIONI. CARRIERA PRIMA PARTE.
In vigore dal 09/01/2020 (sostituisce le versioni precedenti)1) Ad ogni fine produzione il Collaboratore District Manager (posizione 5) invia e-mail alla Sig.ra Cristina Capitani con i passaggi di posizione ufficiosi risultanti dalla produzione consegnata, divisi per qualifiche raggiunte.
2) All’elaborazione delle distinte del mese di produzione relativo, per gli avanzamenti di qualifica, verranno prese in considerazione solo tali segnalazioni.
🚨 Davvero, nel 2023, CareIsGold non può permettersi un gestionale, e deve contare quindi sulla buona fede o sulla memoria del District Manager?
La verità è che investimenti e network marketing sono due rette che non dovrebbero incontrarsi mai.
Perché troppe persone rischiano di farsi male.
Ma se vuoi fare questo tipo di attività, assicurati di prendere prima la licenza e di agire in modo trasparente e legale.
Ti invito quindi a fare attenzione e a non farti trascinare dall’entusiasmo dei Promoter di CareIsGold senza prima informarti bene e prendere le giuste precauzioni.
Non lasciarti ingannare dalle promesse di facili guadagni, perché alla fine potresti solo perdere soldi e rischiare di avere problemi con la legge.
Spero di esserti stato utile con questa mia opinione e ti invito a fare sempre attenzione alle opportunità di investimento che ti vengono proposte.
Aggiornamento: Domande & Risposte dall’azienda.
Dopo la pubblicazione dell’articolo, mi ha contattato l’AD di CareisGold, Cristina Capitani, tenendo a precisare alcuni dettagli.
Non avendo ricevuto esplicita autorizzazione a pubblicare le loro parole, cercherò di sintetizzarle.
💌 L’azienda mi dice via mail:
CareIsGold ci tiene a precisare che Careisgold SpA fa parte del gruppo Care Holding SpA, da oltre 13 anni sul mercato. Il fondatore Boso, gestisce da circa 30 anni reti di vendita, godendo di esperienza e ottima reputazione.
La mia risposta:
Mai messo in dubbio nulla di tutto questo.
Ma dire che si ha esperienza in reti vendita e assicurazioni, non è lo stesso che dire che si ha esperienza trentennale nel settore dell’oro.
E questo, purtroppo, è ciò che viene detto/insinuato dai collaboratori CareIsGold.
Ad esempio, ha scritto Filippo Strazzacapa, in un commento sul nostro gruppo, ora da lui cancellato:
“Alla base del progetto ci sono persone con esperienza 30ennale nel settore, o addirittura chi ha fatto la storia in Fideuram”.
Dando ad intendere che l’AD Capitani o il fondatore signor Boso abbiano esperienza 30ennale nel settore oro, o addirittura che abbiano costruito Fideuram tanto da “farne la storia“.
Questa si chiama pubblicità ingannevole, e l’Antitrust ne ritiene responsabile l’azienda, soprattutto se queste affermazioni non vengono censurate.
Chi dovreste essere, poi, questa pietra miliare di Fideuram, che fa oggi parte di CareIsGold?
💌 L’azienda mi dice via mail:
CareIsGold ci tiene a precisare che non si tratta di una truffa, per evitare allarmismi.
La mia risposta:
A mia memoria, fino ad oggi non ho mai associato l’azienda “CareIsGold” alla parola “truffa”.
Se ci sono prove che l’ho fatto, prego di mostrarmele, perchè mi può essere sfuggito, e in tal caso, provvederò ad autocensurarmi senza dubbio.
D’altronde, non ho mai inteso mettere in dubbio la correttezza di CareIsGold dal punto di vista degli intenti.
💌 L’azienda mi dice via mail:
CareIsGold ci tiene a precisare che loro non fanno promesse di rendimento, né offrono certezze in tal senso.
La mia risposta:
Qui direi che c’è un problema di comunicazione con l’ufficio marketing.
Leggo infatti nel documento “Brochure.Careisgold.pdf“…
A pagina 4:
■ È un antidoto all’inflazione e mantiene il suo valore ed il suo potere d’acquisto nel tempo.
A pagina 5:
■ Oltre agli evidenti vantaggi, il valoredell’Oro Puro Fisico posseduto è destinato a crescere e a diventare sempre più prezioso e redditizio
Errore per mancanza di revisione? Immagino di sì.
Ma…
Leggo anche nel documento “NORMATIVA ORO + BROCHURE CAREISGOLD.pdf“…
A pagina 9:
■ Oltre agli evidenti vantaggi, il valore dell’Oro Puro Fisico posseduto è destinato a crescere e a diventare sempre più prezioso e redditizio
Anche in una zoom del 22-11-2022, un relatore ufficiale mostrava la slide seguente, dove “Sicurezza rendimento” troneggiava in bella vista.
Sono un consulente di marketing.
So come si gioca con le parole per convincere i clienti a comprare.
L’oro è sempre stato venduto legalmente come difensivo e protettivo.
I dirigenti CareIsGold sono i primi a parlarne come di un’opportunità di guadagno (“redditizio“, “sicurezza rendimento“, “accrescimento del valore e del potere d’acquisto“).
“Redditizio” = che genera reddito, ovvero, guadagno.
Questi sono claim CONTRARI alle direttive in materia pubblicitaria.
Si basano su dati degli ultimi 20 anni per suggerire sottilmente una certezza che non c’è.
Soprattutto se andiamo indietro di pochissimo oltre i 20 anni.
Inoltre, un “Business Manager” mi ha detto che il markup sull’oro venduto da parte di CareIsGold è di circa il 15%.
Ora, non sono laureato in matematica.
Ma se io avessi acquistato un chilo d’oro il 16 aprile 2022, oggi avrei un controvalore di 3000 euro in meno.
Senza contare che avendo pagato a CareIsGold il 15% in più per l’acquisto, ovvero 8800 euro, sarei “sotto” di quasi 12 mila euro.
Meno 20% in un anno, secondo i miei calcoli.
Ho sbagliato i conti?
Tutto questo, nella comunicazione, non è specificato.
Si da per certo che ci sarà un guadagno, senza limiti temporali.
Quando tutti gli altri dicono correttamente, che l’oro va visto sempre come investimento difensivo, e comunque a medio-lungo termine.
Per giunta, è storicamente risaputo che l’oro non protegge dall’inflazione [il perchè lo spiega MilanoFinanza].
Altro problema: l’oro, all’interno di un portafoglio diversificato, dovrebbe avere un “peso” del 3-5% massimo.
Così consigliano gli investitori prudenti.
Solo chi vende oro, per ovvie ragioni commerciali, consiglia percentuali superiori, dal 7 al 10%.
CareIsGold si spinge oltre, consigliando addirittura il 15-20%, e millantandolo come consiglio “universalmente consigliato” (vedi immagine qui sotto).
Anche in questo caso, non mi pare corretto né veritiero.
💌 L’azienda mi dice via mail:
CareIsGold ci tiene a precisare che loro non vendono abbonamenti, ma contratti di acquisto. Inoltre, chiariscono che non è obbligatorio comprare oro, per diventare Business Manager.
La mia risposta:
Ho rettificato nell’articolo il dubbio sull’obbligatorietà, come da indicazioni.
Ma, il discorso sugli abbonamenti è una mera questione di lana caprina.
Che lo si chiami PAR, o altro, poco importa.
Possiamo definirlo abbonamento, perchè in Italiano, ci dice la Treccani, si definisce tale:
1 Contratto per cui, pagando una determinata somma, si può, per un tempo determinato, usufruire di un servizio: a. al giornale, al telefono, al teatro, alla biblioteca.
2 L’importo (mensile, annuale, ecc.) dovuto per tale contratto.
Possiamo definirlo anche pagamento rateale.
Un pagamento a rate mensili, vincolato da contratto.
Di importo indefinito.
Perché c’è anche questo problema.
Nei contratti dei PAR, non viene mai indicato né il prezzo finale, né il numero di rate per ogni piano.
Capisco che siano legati al prezzo dell’oro, ma non andrebbero indicati per legge prezzo e rate, almeno adeguati al valore oro/euro accertato al momento della firma, almeno in linea di massima?
Il consumatore, per amor di trasparenza, non dovrebbe avere un’idea almeno di massima sia dei servizi che paga, che del ricarico di CareIsGold, che della cifra che andrà a vincolare firmando il contratto?
Facendo due conti della serva, quanto costa acquistare da CareIsGold un chilo d’oro con un PAR non è dato saperlo nemmeno sui contratti.
Perché se spendo (sparo una cifra a caso volutamente esagerata) 120 mila euro per un chilo d’oro, che è più del doppio del suo valore di mercato attuale, potrò aspettarmi un rendimento non certo fra 5-10 anni.
Anche questo, per semplice trasparenza, andrebbe chiarito.
E CareIsGold non lo fa.
E non specificando nemmeno un numero di rate minimo/massimo, è impossibile quantificarlo anche solo a spanne.
A tal proposito faccio notare l’articolo 49 del codice del consumo, “Obblighi di informazione nei contratti a distanza e nei contratti negoziati fuori dei locali commerciali” , in particolare il comma e).
e) il prezzo totale dei beni o dei servizi comprensivo delle imposte o, se la natura dei beni o servizi comporta l’impossibilità di calcolare ragionevolmente il prezzo in anticipo, le modalità di calcolo del prezzo e, se del caso, tutte le spese aggiuntive di spedizione, consegna o postali e ogni altro costo oppure, qualora tali spese non possano ragionevolmente essere calcolate in anticipo, l’indicazione che tali spese potranno essere addebitate al consumatore; nel caso di un contratto a tempo indeterminato o di un contratto comprendente un abbonamento, il prezzo totale include i costi totali per periodo di fatturazione; quando tali contratti prevedono l’addebitamento di una tariffa fissa, il prezzo totale equivale anche ai costi mensili totali; se i costi totali non possono essere ragionevolmente calcolati in anticipo, devono essere fornite le modalità di calcolo del prezzo;
💌 L’azienda mi dice via mail:
CareIsGold ci tiene a precisare che per quanto riguarda l’attività, i loro collaboratori non commerciano direttamente l’oro e, pertanto, non hanno bisogno di ottenere l’autorizzazione dalla Banca d’Italia. Hanno organizzato attentamente le loro operazioni in modo che i loro incaricati operino in modo legittimo, rispettando tutte le normative in vigore.
La mia risposta:
Questo è l’elefante nella stanza.
Il problema di fondo è se l’oro da investimento costituisca o meno prodotto finanziario.
Questa loro certezza sull’interpretazione della norma da chi è certificata?
Esiste un parere preventivo pro-veritate scritto da un avvocato, o da un consulente interno o esterno a Bankitalia o alla Consob, in cui viene detto che per come sono formulate le loro offerte, la loro comunicazione e le loro garanzie, l’oro in questione non si configuri come prodotto finanziario?
Certo, i soldi non vengono raccolti dal Manager, ma il contratto è anche a nome del Manager, che da contratto, ne diviene anche il responsabile, in quanto incaricato firmatario.
A quanto scrittomi da un loro Promoter, sussisterebbe un:
“Patto di riacquisto al prezzo del fixing più un per cento (1%)”?
L’1% può essere visto come una promessa di rendimento?
Non lo so, ma un patto di riacquisto è considerato dalla Consob come segnale esplicito di un’offerta di un prodotto finanziario.
Aggiornamento: sul nostro gruppo Facebook, un altro Promoter CareIsGold ci ha detto che la promessa di riacquisto sarebbe diversa:
Infatti non il fixing più un per cento ma un euro in più al grammo se il lingotto viene rivenduto a noi, a patto che sia rimasto nel caveau.
Il che sarebbe ancora peggio. Vuol dire un rendimento garantito superiore all’1%, se consideriamo il prezzo dell’oro al grammo.
Insomma, sarebbe utile che CareIsGold chiarisse da quale fonte autorevole hanno ottenuto la certezza di non aver bisogno di licenza anche per gli incaricati, visto che in caso di intervento della Consob, gli accusati di abusivismo sarebbero gli Incaricati e non l’azienda direttamente.
Quando ho chiesto alla Cristina Capitani, mi ha risposto solo che “da verifica con due studi legali di Milano”, non ne avrebbero bisogno.
Ma non c’è nessun pezzo di carta a supporto di questa affermazione, che il Promoter possa presentare in tribunale, in caso di problemi.
Ho chiesto quindi alla mia conoscenza, la persona che aveva il banco metalli che per primo ha avuto l’idea del piano di accumulo nel 2013, che poi CareIsGold ha copiato, nel 2018, se ci fossero possibilità di avere garanzie in tal senso, e mi è stato detto che l’unico parere che conta, in tal senso, è quello dell’UIF, ovvero l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia, che ha il compito di vigilare proprio sui banchi metallo.
Tale unità, parte di Bankitalia, potrebbe effettivamente chiarire ogni dubbio.
Come mai CareIsGold non ha chiesto e ottenuto da loro un parere?
Per giunta ricordo che CareIsGold nei suoi materiali parla di “rendimento garantito” (come visibile dalle prove che riporto sul blog), quindi il PAR, per come è venduto da loro, è a tutti gli effetti un prodotto finanziario, e come tale l’attività dei Promoter rientrerebbe nella “Sollecitazione all’investimento“.
Sollecitazione all’investimento che è possibile solo con apposita iscrizione all’albo dei mediatori, e quindi licenza individuale.
💌 L’azienda mi dice via mail:
CareIsGold ci tiene a precisare che anche se la possibilità per un privato cittadino di acquistare oro puro fisico come investimento esiste dal 2000, l’azienda cercato di trovare una soluzione originale e accessibile a tutti e si propongono sul mercato con questa idea.
La mia risposta:
Originale non mi pare.
Anzi, a partire dal nome, presentano fin troppi punti di contatto con l’attività di GoldCare.
Nome simile, azienda e fondatori diversi.
L’idea di vendere l’oro a rate, viene da GoldCare, come si può leggere qui.
CareIsGold lo chiama PAR, GoldCare lo chiama GCA.
Ma GoldCare è stata fondata nel 2017, CareIsGold nel 2018. Chi si è ispirato a chi?
Rettifica: in realtà, la prima a proporre piani di questo tipo in Italia, pare sia stata la BMP, con il suo piano “ProGrammo“, in tutto e per tutto simile al PAR di CareIsGold e al GCA di GoldCare.
Esistono da anni gioiellerie che offrono l’acquisto di oro a rate, con piani di rientro gestiti direttamente da loro.
Ciò che fa CareIsGold e prendere i soldi dai clienti, comprare i lingottini, e incassare la differenza.
E’ scritto sul loro sito.
Non sono altro che broker.
O sbaglio?
C’è veramente poco di originale, accessibile o innovativo.
💌 L’azienda mi dice via mail:
CareIsGold ci tiene a precisare che Italpreziosi è il fornitore d’oro, mentre la custodia è affidata a Battistolli.
La mia risposta:
Ringrazio e rettifico. Il mio errore però è generato da una discordanza nelle informazioni disponibili.
CareIsGold indica la Italpreziosi come fornitore, ma il Kinegram di cui parlano sul loro sito, qui, come sistema di anti-contraffazione, è di Argor-Heraeus, azienda svizzera concorrente di Italpreziosi, che ne detiene il brevetto.
E i lingotti di Italpreziosi non è garantito da nessuna parte che li possegga.
Quindi, come mai c’è questa incongruenza?
Come confermatomi da un Promoter, oggi CareIsGold avrebbe come fornitori sia ItalPreziosi che Argor-Heraeus.
Solo i lingotti Argor però possiedono il Kinegram.
Cosa che nella pagina non viene detta.
Aggiornamento marzo 2022.
Giorno 3 marzo, abbiamo provveduto ad inoltrare le domande contenuta nel precedente aggiornamento, direttamente via mail all’AD signora Cristina Capitani, che non ha risposto per 10 giorni, nonostante l’offerta di massima disponibilità ad offrire chiarezza ai nostri lettori.
Dopo ulteriore sollecito, ha risposto in una mail (di cui non siamo autorizzati al momento a riportare il testo per intero) glissando su tutte le domande, e ribadendo che loro e i loro Promoter non offrono garanzie di rendimento sull’oro, né promesse in tal senso.
E non devono richiedere la licenza, perchè non offrono queste garanzie.
Questo ovviamente contrasta non solo con i loro materiali ufficiali, come mostrato nelle righe precedenti ma anche con i post sui Social, come il seguente:
Ricordiamo che i “Business Manager”, prima di poter promuovere CareIsGold, devono seguire un percorso formativo obbligatorio, quindi non si può certo dire che le affermazioni della persona nel post siano prodotte da una persona “non istruita” a dovere.
Inoltre, come dichiara sul suo profilo Facebook, questa persona è anche un “Trainer Careisgold SpA”
Quindi dovrebbe essere uno dei formatori ufficiali dell’azienda, che addestra gli altri manager a promuovere l’azienda.
Abbiamo risollecitato l’AD a rispondere alle domande, e attendiamo.
Aggiornamento aprile 2022.
CareIGold ha presentato all’ultimo evento pubblico una partnership con Argor-Heraeus, che dovrebbe aggiungersi come fornitore a Italpreziosi, per fornire anche lingottini con il Kinegram.
Grazie mille per le informazioni, utilissime mi hanno evitato di perdere tempo e soldi
Grazie mille per la professionalità ed il coraggio dimostrato di scrivere un articolo così, esistono ancora persone serie e competenti per fortuna ( di chi lo’ leggerà! ) al mondo.
Grazie ancora !!!!!!
Grazie a te per le belle parole.
Io trovo che il problema di fondo sia la necessità o meno di un patentino per il promoter. Per il resto, network marketing a parte, credo che chiunque, da sempre, compri oro, non lo consideri un prodotto finanziario ma un bene di rifugio, dai tempi in cui zio Paperone lo cercava nel Klondike.
Vero. Il problema è che nessun banco metalli serio parlerebbe di “rendimento”. Essendo l’oro un asset di difesa e protezione, e non di guadagno.
Invece, CareIsGold parla di rendimento anche nei materiali ufficiali.
Utilissimo,
mi hai risparmiato il tempo della telefonata con il promoter che da un pò mi contatta.
Ottimo lavoro, grazie
Grazie.
Mi sto affacciando in questi giorni a careisgold e mi sembra un ottima opportunità anche lavorativa,secondo lei quindi non conviene fare nulla ? Meglio restare seduti nel divano? Grazie
L’alternativa a CareIsGold è il divano, nel senso che non esistono altre aziende in Italia che fanno network marketing?
Complimenti, sei ufficialmente candidata al boccalonius aureus di aprile 2023.
Dimmene una che ti faccia guadagnare bene con pochi collaboratori in rete…grazie
Nessuna azienda può farti guadagnare bene con pochi collaboratori, perchè in quel caso sarebbe uno schema piramidale.
Stai forse dicendo che CareIsGold è uno schema piramidale?
No questo lo sta dicendo lei come ho scritto prima non la conosco benissimo però ho fatto altri network e sinceramente i compensi sono un po’ diversi nell’altro dovevo fare 100 punti vendendo prodotti e guadagnare 3€ ogni 100 punti , quindi capisce bene che prodotti ne dovevo vendere tutti i mesi…qua’si guadagna il primo mese 40€ a punto il secondo 70€ a punto e via dicendo sempre più su bee’ direi che c’è una bella differenza,in più il bello di questa azienda x quel poco che ho visto non fa’entrare tutti.. c’è una belle selezione e questo è serietà…stia bene…
L’importante è che ci credi tu.
Ho fatto uno screen ad un promoter che su fb ha pubblicato “autorizzati banca d’ Italia” con post annesso se vi interessa Ve lo inoltro, probabilmente ne avete a migliaia però se dovesse servire…
La società ha una licenza della Banca d’Italia, i Promoter no.
grazie mille Antonio, ottima spiegazione. però a questo punto, posso chiederti, su cosa ti orienteresti per investimento/rendimento?
Ciao, non sono un consulente di quel tipo, quindi non posso offrire consigli finanziari. Ma se proprio vuoi comprare oro, compralo da un banco che te lo vende con un ricarico inferiore. 15% è follia, infatti quello tipico di settore è il 3%.