Qualche tempo fa avevamo parlato delle indagini avvenute in Italia a carico di OneCoin.
Ad agosto del 2021, ben 14 italiani sono stati rinviati a giudizio per i reati di:
- truffa aggravata,
- diffusione e promozione abusiva e vendita piramidale di moneta elettronica,
- abusiva raccolta del risparmio e abusivismo finanziario…
Il tutto con l’aggravante della transnazionalità.
Fonte: La Voce di Bolzano
Tra i rinviati a giudizio, erano stati ipotizzati anche i nomi dei fratelli Steinkeller, Aron, Christian e Stephan, tre “pesci grossi” ben noti alle autorità italiane per il loro coinvolgimento in alcuni schemi piramidali.
Fra gli altri, ricordiamo Conlingus, ma anche OrganoGold e la stessa OneCoin.
Sia OrganoGold che OneCoin erano state infatti sanzionate dall’AGCM, antitrust italiana, proprio per schema piramidale.
La Neue Südtiroler Tageszeitung, un quotidiano italiano in lingua tedesca, pubblicato nella provincia autonoma di Bolzano, ha confermato di recente non solo il coinvolgimento dei tre fratelli Steinkeller nella frode (già accertata e condannata negli Stati Uniti), ma anche il loro inserimento nella lista dei rinviati a giudizio.
Ecco quanto riporta il quotidiano (tradotto dal tedesco, fonte in lingua originale fondo all’articolo):
L’ultimo segno di vita lasciato dalla cripto-regina, come alcuni la chiamano, è un volo da Sofia ad Atene nel 2017.
Da allora, non c’è più traccia di Ruja Ignatova, 42 anni.
Il nome della donna, di origini bulgare, è stato inserito a luglio nell’elenco dell’FBI dei dieci più ricercati al mondo, ed è anche in cima alla classifica dell’Europol.
Era chiaro che la fondatrice della criptovaluta OneCoin non si sarebbe presentato mercoledì all’udienza preliminare presso il Tribunale di Bolzano.
È rappresentata da un avvocato d’ufficio in un procedimento penale della procura locale, ma nessuno dei tentativi di contatto è andato a buon fine.
Nell’udienza preliminare di mercoledì, preceduta da un rinvio delle accuse alla Procura per motivi formali, il procedimento contro la principale imputata Ruja Ignatova doveva in realtà essere separato e – a causa della irreperibilità – interrotto.
Ma non si è arrivati a tanto.
Dopo un’obiezione di Marco Mayr, l’avvocato dei tre principali sospettati, i fratelli Aron, Christian e Stefan Steinkeller di Bressanone, il giudice Emilio Schönsberg ha dovuto interrompere l’udienza preliminare.
L’avvocato della difesa ha sottolineato che Schönsberg aveva autorizzato le intercettazioni telefoniche su OneCoin durante la fase investigativa.
Una chiara incompatibilità per decidere sul riconoscimento delle accuse.
Ora il nuovo presidente del tribunale Francesca Bortolotti dovrà forse riassegnare il caso.
Con ogni probabilità, tornerà al suo predecessore Elsa Vesco.
Ciò significa che tutti gli imputati – oltre alla Ignatova e ai fratelli Steinkeller, una mezza dozzina di altoatesini che organizzavano le riunioni di OneCoin – guadagneranno circa sei mesi.
I reati di cui sono accusati (frode semplice e pratica professionale non autorizzata) si avvicinano inevitabilmente alla prescrizione.
L’accusa di aver creato uno schema piramidale è già prescritta, la semplice frode si prescrive dopo sei anni.
Gli ultimi atti criminali denunciati sono stati commessi nel 2017.
Gli inquirenti hanno ricostruito che undici milioni di euro sono fluiti all’estero dalle banche locali per investimenti in OneCoin; 3.700 investitori altoatesini hanno trasferito un totale di cinque milioni di euro.
Alcune delle parti lese volevano costituirsi ieri parte civile, ma non è stato possibile a causa dell’incompatibilità del giudice. L’avvocato Martin Ohrwalder, che rappresenta una delle parti lese, presume che sarà estremamente difficile ottenere qualcosa dal punto di vista finanziario per il suo cliente.
L’avvocato difensore Marco Mayr sottolinea che i fratelli Steinkeller si sono ritirati dal business delle criptovalute e sono attivi all’estero in altri settori della finanza.
Come la regina delle criptovalute assente, anche loro possono aspettarsi di uscire indenni dal procedimento OneCoin di Bolzano.
Fonte: Neue Südtiroler Tageszeitung