La Corte di Giustizia Europea inchioda myWorld

Con una decisione storica dell’8 giugno 2023, la Corte di giustizia europea ha inviato un segnale chiaro e internazionale sul caso Lyoness (C-455/21).

I rappresentanti della Commissione europea, del governo italiano e del governo rumeno hanno lavorato per anni per ottenere una sentenza ad ampio raggio.

Il nocciolo della questione riguardava la questione se tutti i Promoter (merchant marketer) dovessero essere classificati come imprenditori indipendenti, come pretendeva Lyconet, negando loro il diritto al rimborso.

Dopo centinaia di pronunce in Austria, questa decisione ha gettato nuova luce sul modello commerciale di Lyoness, noto anche come Lyconet o myWorld, e sulla sua potenziale classificazione come schema piramidale. Questo articolo si propone di analizzare la sentenza Lyoness e le sue implicazioni per le persone interessate.

Capire la Direttiva 93/13/CEE

La direttiva 93/13/CEE è stata concepita per proteggere i consumatori da clausole abusive nei contratti che sottoscrivono.

Essa definisce il consumatore come una persona fisica che agisce al di fuori della propria attività professionale o commerciale.

Una clausola imposta unilateralmente è considerata abusiva se crea un significativo squilibrio nei diritti e negli obblighi delle parti contraenti.

Il modello commerciale di Lyoness, che comprende cashback e network marketing, ha ricevuto valutazioni diverse nei vari Paesi e in alcuni casi è stato addirittura classificato come schema piramidale.

Tuttavia, i membri del programma di cashback e network marketing sono stati rapidamente introdotti in altre aree commerciali ed etichettati come “operatori di marketing”, suggerendo una forma di lavoro autonomo.

Il caso cruciale: Ingegnere meccanico contro Lyoness Europe AG.

Al centro di questo caso c’era la questione di chi si qualifica come “consumatore” ai sensi della Direttiva europea 93/13.

La parte ricorrente sosteneva di essere un consumatore perché non svolgeva alcuna attività commerciale o professionale all’interno del sistema.

Lyoness Europe, invece, sosteneva che il ricorrente svolgesse attività economiche all’interno del sistema, come Promoter.

Tuttavia, la Corte di Giustizia europea ha dato ragione al ricorrente, affermando che

“i clienti Lyoness non sono considerabili consumatori solo quando il loro rapporto con Lyoness può essere attribuito alla loro attività commerciale o professionale generale”.

Ciò significa, in soldoni, che se la tua attività è iscritta come partner nel circuito myWorld, allora sei un Merchant, e quindi un professionista indipendente.

Se invece sei registrato come Merchant Marketer, allora sei un consumatore.

Decisioni chiave della Corte di giustizia europea.

La sentenza Lyoness ha espresso diverse decisioni chiave in merito all’interpretazione della Direttiva 93/13/CEE e alla definizione di “consumatore”:

  • La questione se il ricorrente possa essere considerato un “consumatore” è ammissibile.
  • La direttiva 93/13/CEE garantisce protezione a tutti i consumatori, indipendentemente dal fatto che il contratto sia soggetto alla legge di un paese terzo.
  • La Corte ha sottolineato che la protezione fornita dalla direttiva presuppone che il consumatore si trovi in una posizione negoziale più debole rispetto al professionista.
  • Se una persona è considerata un “consumatore” deve essere determinato dal giudice nazionale, considerando se il rapporto contrattuale non rientra nell’attività commerciale o professionale.
  • Infine, la Corte ha stabilito che una persona non perde lo status di “consumatore” solo perché riceve determinati benefici.

Implicazioni della sentenza Lyoness.

La sentenza a carico di Lyoness ha implicazioni significative per le vittime interessate e rafforza le loro rivendicazioni.

Sottolinea la protezione dei consumatori e chiarisce che ricevere benefici non priva una persona del suo status di “consumatore”.

Ciò significa che le persone che si sentono vulnerabili nel loro rapporto con l’azienda di Hubert Freidl possono contare su un sostanziale diritto alla tutela legale dei loto risparmi versati alla società a titolo di anticipi o altre forme indirette di investimento.

È importante notare che la sentenza ha anche un impatto positivo sulla capacità dei lyconet maeketer di far valere i propri crediti.

In conclusione.

La sentenza Lyoness rappresenta una tappa fondamentale nell’interpretazione della Direttiva 93/13/CEE e della definizione di “consumatore”.

Essa pone l’accento sulla protezione dei consumatori e probabilmente servirà da base per le sentenze future.

Inoltre, sottolinea l’importanza di informarsi di fronte a dubbi o incertezze.

La lunga facciata di successo di Hubert Freidl si è notevolmente deteriorata dopo l’annuncio dell’IPO della sua società.

Ciò di cui ha sempre avuto bisogno è stato di “pagare i consumatori”, che i suoi avvocati hanno legalmente classificato come “imprenditori”, una pratica che ha persistito troppo a lungo a causa di una magistratura pigra.

Numerose denunce penali sono state depositate presso la Procura austriaca per i crimini dei colletti bianchi e la corruzione (WKSTA).

I lyconet marketer  di Lyoness/Lyconet/myWorld in tutto il mondo che desiderano recuperare i propri investimenti hanno ldunque adesso a possibilità di unirsi ad una delle tante azioni legali contro Hubert Freidl e le società responsabili del gruppo Lyoness/Lyconet/myWorld, contando su una nuova sentenza internazionale a loro favore.

2 commenti su “La Corte di Giustizia Europea inchioda myWorld”

  1. Buonasera ,
    desideravo sapere se è già stata aperta una class action oppure se avete notizia di studi legali o associazioni di consumatori con pratiche avviate a cui collegarsi.
    Ringrazio

    Rispondi

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