myWorld condannata come schema Ponzi in Austria. Di nuovo.

Una nuova sentenza di condanna, dalla Corte Suprema Austriaca, si aggiunge alle oltre 500 già accumulate dal gruppo.

In una sentenza del 28 giugno 2021, pubblicata dolo qualche giorno fa, la Corte Suprema dello Stato Federale della Stiria, in Austria, ha infatti riconosciuto che myWorld Austria non è altro che una società che opera con un modello tipico degli schemi piramidali, e come tale ogni suo contratto è da ritenersi nullo.

Questa affermazione riprende la sentenza di Corte Suprema del 25 aprile 2019, che sottolineava come lo schema fosse orientato ad una continua iniezione di capitali da parte degli incauti investitori, senza tuttavia offrire ai membri un reale servizio, o un sostanziale compenso, come da promesse.

Inoltre, i contratti relativi ai bonus, piani carriera, piani compensi e molti altri, vengono riconosciuti “incomprensibili” in termini di contenuto, e null’altro che un semplice tentativo di ingannare i potenziali investitori e dare loro l’impressione che il modello di business avesse davvero un senso, in termini economici, attraverso promesse inconsistenti e fumose.

Secondo la corte suprema, sarebbe lo stesso piano di compensazione lyconet a lasciar trapelare con leggerezza la natura piramidale dello schema, poichè non servirebbe ad altro che a trasferire gli anticipi delle nuove vittime, membri o commercianti, ai loro reclutatori, in cambio di nessuna reale compensazione o servizio.

Di conseguenza, i depositi dei nuovi reclutati, compresi i commercianti della rete myWorld, hanno il solo scopo di formare il capitale necessario a per i top leader e rimborsare le persone che reclamano indietro i loro investimenti, a causa di promesse non mantenute.

Anche i costi amministrativi sarebbero stati pagati con detti depositi, e le modifiche successive ai “termini e condizioni” non avrebbe contribuito a risanare questa condizione di illegalità, poiché sarebbero solo un tentativo di camuffare e mascherare il vecchio modello di business truffaldino.

Le nuove clausole servirebbero solo a prevenire un collasso del sistema a causa di una mancanza di servizi, e di vendite.

Questo ovviamente vale anche per il cosiddetto “buono sconto”, la cui funzione e contenuto rimangono poco chiari e servono solo ad ottenere nuovi anticipi per pagare i vecchi debiti.

 

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