Giorgio Burgalassi: ascesa e declino di un leader Herbalife.

In questo articolo pubblicheremo il riassunto di una serie di post comparsi sul gruppo “Propagalo”, per tutelare i testi da un’eventuale censura dell’algoritmo.

I dati e i fatti sono tutti reali e dimostrabili tramite documentazione e testimonianze in nostro possesso, che non pubblichiamo per rispetto delle persone coinvolte.

Puntata Pilota: “Il Re è Nudo – Ascesa e Declino di Giorgione il Golosone”.

Giorgio Burgalassi ama raccontare come abbia lasciato Herbalife di sua spontanea volontà, dopo una carriera di straordinario successo. Questa narrazione, tuttavia, è una tipica mistificazione dei fatti a cui Giorgio ci ha abituato per oltre 30 anni.

La realtà riguardo alla carriera di networker e imprenditore di Giorgio, noto come “Il Supremo,” è ben diversa. Alla fine di questo post, sveleremo tutta la verità su quella parte della sua carriera. Ma partiamo dall’inizio.

Burgalassi inizia la sua avventura in Herbalife nei primi anni ’90.

L’ascesa di Giorgio Burgalassi è notevole e dura per 10 anni, fino a quando non subisce una brusca frenata.

Nel 2000, si trova ad affrontare una richiesta di divorzio da parte della sua prima moglie, Danila Vittoria Nardini, con la quale condivideva il codice in Herbalife.

In quel periodo, Giorgio e la moglie ricevono provvigioni mensili considerevoli, il cui ammontare si aggira attorno alle decine di milioni di lire.

Se dovessimo convertire questa cifra all’attuale valore, si tratterebbe di circa 20.000 euro al mese.

Successivamente, dopo la separazione dalla moglie Nardini, Giorgio Burgalassi chiede l’esclusione di quest’ultima dal codice Herbalife, cercando di diventare l’unico intestatario del codice e delle relative provvigioni.

Questo gesto è chiaramente in violazione dei diritti della Nardini, dimostrando la scarsa attenzione di Burgalassi nei confronti dei diritti delle persone coinvolte nelle sue imprese, comprese le sue ex mogli.

Herbalife, un’azienda con severe linee guida, decide che il codice condiviso tra i due coniugi e la downline generata fino a quel momento, nonostante la separazione civile, debba rimanere invariato, con una divisione equa al 50% delle provvigioni, a tutela anche della Nardini.

Successivamente, i due ex coniugi aprono singolarmente un nuovo codice Herbalife, oltre a quello condiviso, nel tentativo di creare una downline personale non collegata all’ex coniuge, anche se con scarso successo. In definitiva, ci sono ora 3 codici: uno condiviso e 2 personali. Tuttavia, i due codici personali non raggiungono mai il successo desiderato, e entrambi diventano ininfluenti.

Da quel momento, Giorgio si limita a fare il minimo dei punti volume mensili richiesti (2.000 PV) per percepire le provvigioni connesse alla sua qualifica, che è ancora condivisa con l’ex Nardini, nel profilo di coppia. Non partecipa più agli eventi nazionali e locali di Herbalife, trascurando completamente la sua rete.

Dal 2004 al 2012 Giorgione in Herbalife si concentra solo sul raggiungimento del punteggio minimo mensile richiesto per percepire le provvigioni indirette, ma nulla più.

Per raggiungere questo obiettivo, vende i prodotti online tramite il sito herby.it.

E nonostante questo, non se la passa comunque bene.

Per questo, nel 2005, si trasferisce a casa della nuova compagna, e non avendo rendite, vive a spese di questa, da cui dipende per tutto, anche per mangiare.

Fino al 2012, anno in cui termina anche quella relazione.

(Non sono fatti opinabili. E’ tutto registrato nero su bianco nelle carte dei tribunali, che preferisco non condividere per rispetto delle persone coinvolte).

È importante notare che le vendite online lo portano in conflitto con Herbalife, che lo richiama più volte all’ordine, accusandolo di vendere online in maniera autonoma prodotti acquistati sottocosto da altri colleghi del Tab Team, in piena violazione del contratto.

In pratica, gli altri Promoter del Tab Team, pur di mantenere le qualifiche, acquistavano tonnellate di prodotti che andavano via via deteriorandosi nei loro garage.

Burgalassi li acquistava per una cifra ridicola, e li rivendeva tramite il suo sito pezzotto, quando erano vicini alla scadenza del lotto.

E qui notate un secondo atteggiamento tipico del Burga: la strafottenza verso le regole dei contratti, ma solo quando non gli permettono di fare ciò che vuole lui.

Non facendo più “team”, l’assegno delle royalty Burgalassi-Nardini scende ovviamente anno dopo anno, fino a crollare quasi del tutto e, nel 2012, entrambi decidono di guardarsi attorno, alla ricerca di nuove opportunità di network.

Alcuni ex incaricati Herbalife sono infatti diventati nel frattempo leader in Organo Gold e stanno guadagnando bene.

E Giorgione il golosone, sentendo odore di trifola, non riesce a non gettare un occhio.

Quindi, in accordo con Nardini, decide di tentare la via di Organo, ma all’insaputa di Herbalife.

Chiedono quindi entrambi ad Herbalife di intestare il codice comune alla sola Nardini, liberando Burgalassi da qualunque obbligo contrattuale.

Le persone che mi hanno raccontato tutto ciò, pensano che il loro scopo fosse semplice: Nardini intasca l’assegno da Herbalife, Giorgione lo intasca da Organo Gold, per dividere equamente quanto incassato a fine mese.

La richiesta di cessione del codice tra due “separati”, che è stata oggetto di una lunga diatriba per nulla sottotono, insospettisce però non poco Herbalife, che decide di “prendere tempo” non concedendo subito la “liberatoria” al Burgalassi.

Burgalassi sceglie comunque di aprire il codice in Organo Gold di nascosto da Herbalife.

Pur non avendo formalmente ottenuto la liberatoria, inizia a promuovere dei meeting sul territorio sotto la “guida” di Riccardo Vieri, un Ingegnere di Firenze che in quegli anni promuove Organo insieme alla moglie Luana Sicari.

Dopo un paio di mesi, però, ecco una delle quarzate di chi si crede sempre più furbo degli altri: ad uno di questi meeting partecipa anche la ex moglie Nardini.

Questo basta ad Herbalife per impugnare il contratto, e decidere di revocare ad entrambi il codice “in comune” con la motivazione di violazione degli obblighi contrattuali di non concorrenza.

Nardini-Burgalassi sono infatti ancora “Spille Importanti” di Herbalife, e la loro presenza in un evento Organo Gold, non può certo passare inosservata.

Herbalife anticipa in forma ufficiosa la decisione di cancellare il codice in comune alla Nardini, che informa Burgalassi.

Per non subire l’onta dell’espulsione, che sarebbe per lui anche un grave danno all’immagine, Burgalassi invia una lettera in anticipo con la quale rassegna le dimissioni da Herbalife.

Siamo adesso all’inizio del 2013.

E Burgalassi inizia a promuovere Organo Gold ufficialmente.

Nel frattempo la Nardini riceve la lettera di espulsione.

Ritenendosi “sacrificata ingiustamente” perché privata della metà del codice, e del conseguente assegno, senza colpa personale apparente, decide di restare in Herbalife con il solo codice “personale” (sperando di farsi riabilitare nel frattempo quello “storico” di coppia).

Il vecchio codice però non le viene riabilitato.

Nardini a questo punto fa causa ad Herbalife, ma perde in prima e seconda istanza.

Accumula debiti non indifferenti persino verso i suoi avvocati, che a tutt’oggi starebbero ancora cercando di farsi saldare le parcelle arretrate.

E questo porta entrambi a lanciarsi nell’avventura TelexFree.

Ma di questo, parleremo nelle prossime puntate.

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