Lyoness bandita dalla Norvegia: confermata l’illegalità.

In seguito alla sospensione di Lyconet in Norvegia ad opera dell’autorità per le lotterie, Lyoness aveva fatto ricordo al tribunale per il riesame della decisione.

Ma il ricorso è stato respinto.

Lyoness deve interrompere tutte le attività in Norvegia.

La commissione è giunta alla conclusione che il sistema commerciale di Lyoness è soggetto alla Sezione 16, secondo paragrafo, della Lottery Act ed è un sistema illegale di natura piramidale.

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La decisione dell’Autorità del 31 maggio 2018 non è soggetta a errori procedurali e non è neppure sproporzionata all’entità della violazione.

La Lottery Board non ha trovato motivo di concedere a Lyoness il diritto di opporsi.

Lyoness (Lyoness Europe AG e Lyoness Norway AS) deve cessare tutti gli affari in Norvegia.

“Siamo lieti che la Commissione abbia confermato la nostra decisione e che respingano le accuse di Lyoness su presunti errori procedurali.

L’Autorità ha effettuato una valutazione approfondita delle attività di Lyoness e la conclusione è chiara.

L’Autorità si aspetta che Lyoness rispetti la decisione e interrompa tutte le attività in Norvegia”, afferma il consulente senior Monica Alisøy Kjelsnes.

Il 31 maggio 2018 l’Autorità Norvegese per il Gioco aveva deciso che Lyoness dovesse porre fine al sistema piramidale, in quanto illegale in Norvegia.

Lyoness Europe AG e Lyoness Norway AS avevano impugnato la decisione il 21 giugno 2018.

Il 27 gennaio 2019 la commissione per il riesame ha respinto il ricorso, confermando la decisione del 31 maggio 2018.

Il Tribunale ha concluso che l’intera attività di Lyoness e Lyconet deve essere considerata come un unico sistema commerciale e che il divieto di cui alla sezione 16, secondo comma, della Lottery Act è un sistema illegale di rotazione piramidale.

Nella sua valutazione, il Tribunale ha presunto che il sistema di vendita sia rivolto ai consumatori e che il sistema abbia una struttura piramidale in cui viene corrisposto un compenso per la partecipazione.

Inoltre, ai partecipanti viene fornita una prospettiva di guadagno, il cui ricavato è dovuto al fatto che altri vengono reclutati all’interno del sistema, piuttosto che all’effettiva vendita o al consumo di beni, servizi o altri benefici.

La Commissione non ha trovato motivo per concedere l’accoglimento del ricorso per la rettifica della decisione.

La versione pubblica della decisione è in preparazione e verrà pubblicata a breve sul sito Web della segreteria del comitato per i ricorsi.

Fonti ministeriali:

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