Lyconet è una truffa? Inchiesta sulla TV tedesca.

Qualche anno fa, la TV tedesca diffuse un’inchiesta su Lyoness in Austria, all’interno del programma televisivo sulla rete pubblica ORF Report. Questo programma ha trasmesso tre episodi, con i nomi:

  • “Lyoness – The money machine” (13 novembre 2012)
  • “Shopping Community Lyoness” (27 novembre 2013)
  • “The man behind Lyoness” (24 aprile 2013)

In ogni episodio, intervistavano esperti ed ex investitori Lyoness, e tutti affermavano come Lyoness gestisse uno schema piramidale dietro la facciata di una “comunità d’acquisto”.

L’ultimo episodio, quello di cui parliamo in questo articolo, include anche riprese nascoste di Hubert Freidl, il CEO di Lyoness, che dice ai suoi seguaci che la diffusione di “carte cashback” è irrilevante – “riguarda esclusivamente posizioni, posizioni, posizioni, posizioni”.

Riportiamo la traduzione delle parti salienti (puoi trovare il video alla fine dell’articolo).

La controversa comunità dello shopping Lyoness potrebbe trovarsi in una situazione precaria.

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“Lyoness, ritorno di denaro ad ogni acquisto”.

Con questa promessa, Lyoness attira i suoi clienti – ma non sempre con loro piena soddisfazione.

Particolarmente controversi sono i sistemi alla base di questa comunità d’acquisto.

A novembre 2013, per la prima volta, alla trasmissione Report, la giornalista Eva-Maria Kaiser ha raccontato le storie di persone che si sentivano derubate del loro denaro da Lyoness.

Già allora, in Austria, il procuratore Anti-corruzione sospettava che Lyoness nascondesse uno schema piramidale illegale. Lyoness tentò invano di mettere a tacere le accuse, appellandosi all’Authority austriaca dei Media.

Lyoness, e il suo capo Hubert Freidl, amano presentarsi come una società di successo a livello internazionale.

Peter Hauser, avvocato e procuratore legale:

“Senza dubbio, è affascinante vedere come Freidl si presenti da nuovo Messia agli eventi, con il suo ‘insieme diventeremo tutti ricchi’ – conosciamo tutti questo tipo di vocabolario. Parole in grado di affascinarci”.

Lyoness è stata fondata a Graz nel 2003. Oggi è attiva in oltre 30 paesi.

Bernhard Wagner, ex amministratore delegato di Lyoness Austria:

“Il signor Freidl fa molte promesse, ma non le mantiene”.

Al boss piace presentarsi come un eroe.

Peter Hauser, avvocato:

“Non si può negare che quest’uomo abbia carisma, e che sia un venditore di grande talento. Tutto ciò influenza il processo decisionale delle persone”.

La grandiosità nell’allestimento dei palcoscenici agli eventi, fanno sentire tutti onnipotenti e parte di un Elite, di qualcosa di più grande.

Tutti appartengono alla famiglia Lyoness.

Nel corso dei meeting, i partecipanti vengono evangelizzati alla filosofia aziendale.

Hubert Freidl, Ceo di Lyoness:

‘Ritorno di denaro ad ogni acquisto’ è la nostra semplice filosofia aziendale. Questo concetto funziona ovunque, come potete vedere. È semplice ed è una grande opportunità per tutti noi, di costruire un magnifico business”.

Ed è così che funziona.

La cosiddetta “Cashback Card” è gratuita. Hai solo bisogno di essere “presentato” da un cliente Lyoness. Le aziende partner di Lyoness offrono sconti di pochi euro per ogni acquisto. I membri beneficiano anche degli acquisti dei loro amici a cui hanno raccomandato Lyoness.

Hubert Freidl:

“Oggi siamo la più grande comunità d’acquisto del mondo. Ovviamente, c’è un perchè”.

Tuttavia, i grandi fatturati provengono un sistema di “marketing multilivello”, affermano i critici.

In un video Lyoness, ad uso aziendale, diffuso tra i distributori in Svizzera, viene detto:

“Per 3000 franchi svizzeri (o 2000 euro), puoi acquistare posizioni all’interno del sistema.  Più investi, e più persone porti ad investire, meglio è. Un miracoloso processo di moltiplicazione del denaro ha inizio”.

Una bellissima ipotesi, no?

In realtà… Non la pensa così il tribunale del Commercio di Amstetten.

L’avvocato Eric Breiteneder rappresenta circa 300 vittime Lyoness, ed è riuscito a vincere diverse cause contro Lyoness.

Uno dei querelanti, il signor F – che non vuole essere filmato, ha pagato a Lyoness 6.400 euro con la promessa di guadagnarne 60 mila.

Eric Breiteneder, avvocato:

“Secondo i suoi conteggi, il signor F. ha ricevuto in tutto circa 73 euro da Lyoness, nel corso degli ultimi tre anni”.

Il signor F., grazie ai suoi “anticipi su futuri acquisti” (posizioni), avrebbe beneficiato del mercato USA.

Visto che il denaro non arrivava, il signor F. ha provato a riscattare il valore dei buoni che aveva acquistato da Lyoness.

Tuttavia, ha scoperto che per fare ciò, avrebbe dovuto investire altri 120.000 euro per ottenere i voucher effettivi.

Non è l’unico a essere rimasto scioccato da questo.

Eric Breiteneder, avvocato:

“Lyoness risulta essere stata indagata da una lunga lista di autorità e pubblici ministeri, per mesi e talvolta anche per anni. Questa lista include l’Autorità Austriaca dei Mercati, la”Financial Markets Authority” (FMA), e il procuratore per l’Economia e l’Anticorruzione (WKStA).

Ci sono i miei casi, che coinvolgono tanta gente e, naturalmente, ci sono persone che sono rimaste scontente e pretendono il rimborso dei loro soldi”.

Anche gli ex manager Lyoness credono che il CEO Freidl li abbia derubati dei loro soldi.

Bernhard Wagner è stato ai vertici di Lyoness dal 2006 al 2008, e ha aiutato l’azienda ad espandersi in Bulgaria e nell’Europa orientale.

Bernhard Wagner, ex manager Lyoness:

“Ho gettato le basi in quei Paesi per conto del signor Freidl. Gli ho spianato la strada. Ciò significa che ho aumentato le vendite fino a creare una struttura che potesse lavorare in modo autonomo.

Quando è giunto il momento per me di raccogliere i frutti del mio lavoro, sono stato semplicemente allontanato dalla compagnia”.

Wagner conosceva Hubert Freidl da quando era a capo di aziende che operavano con sistemi simili a Lyoness. Vale a dire che con le sue precedenti aziende, Freidl guadagnava da chi versava soldi nel sistema dopo di lui.

In Lyoness, i suoi pagamenti si sono improvvisamente fermati nel 2008.

Bernhard Wagner, ex manager Lyoness:

“Credo che fosse giugno, quando all’improvviso ho smesso di ricevere provvigioni dal sistema. Ho visto che una delle due strutture che avevo costruito, mi era stata completamente sottratta da Lyoness.

Che è qualcosa che, mi avevano sempre garantito, non sarebbe mai potuto accadere in questo sistema”.

La struttura piramidale di Bernhard Wagner.

Reclutare nuovi membri, che in cambio convincessero nuove persone a versare soldi in forma d’anticipi su futuri acquisti. Questo costituisce uno schema di vendita piramidale.

Nella 22ª settimana del 2008, Wagner aveva 68.000 partecipanti sotto di lui. Una settimana dopo, ne erano rimasti solo 30.000.

Bernhard Wagner, ex manager Lyoness:

“Se tutto fosse proseguito regolarmente, oggi il totale di iscritti sotto di me sarebbe tra 1,4 e 1,5 milioni di membri. Dai quali io riceverei provvigioni in percentuale. Dovrei guadagnare qualcosa tra i 50 e i 100 mila euro al mese”.

Bernhard Wagner ha fatto causa a Lyoness per recuperare le sue perdite.

In un video girato nei giorni più felici, quando Hubert Freidl era ancora suo amico, si vede il capo in persona illustrare il sistema Lyoness ai suoi distributori in Bulgaria.

“Il mio obiettivo è esaudire i vostri desideri, i vostri sogni e i vostri obiettivi”, diceva.

Ciò che viene illustrato qui non è una semplice comunità di shopping, che Lyoness sostiene essere la sua unica attività. Nel video, il CEO Hubert Freidl afferma:

“Si basa tutto sulle posizioni, posizioni, posizioni, posizioni (versando acconti, si possono acquisire posizioni nel sistema Lyoness).

Non vado in giro semplicemente per registrare qualcuno (non si tratta di registrare persone per dare loro la carta sconti). Se fosse così, potrei registrarvi vicino alla piscina”.

Peter Hauser, avvocato:

“Questi sono eventi che somigliano alle cerimonie delle sette religiose, in cui i partecipanti si esaltano, come abbiamo appena visto in Bulgaria.

‘Cosa vuoi? Una casa? Uno yacht? Una bella fuoriserie? Qual è il tuo scopo?’

‘tu non vuoi essere un povero pensionato, vero? Vuoi ottenere qualcosa nella vita, vuoi far parte di una grande azienda’.

Ciò non ha assolutamente nulla a che fare con una “comunità d’acquisto”.

Lyoness insiste sul fatto di essere una comunità d’acquisto e afferma che solo pochi membri acquistano più posizioni. Il capo, che in prima persona promuove l’acquisto di posizioni, sceglie di non commentare le accuse.

Mathias Vorbach, capo della comunicazione in Lyoness:

“Non posso commentare quel video, perchè non l’ho visto di persona. Tuttavia, non posso immaginare che il signor Freidl abbia mai potuto affermare qualcosa che contraddica la filosofia di Lyoness”.

A novembre, due ex dirigenti avevano parlato di Lyoness nello stesso programma televisivo.

Gli ex-manager e Lyoness avevano una controversia aperta su una provvigione di 1,5 milioni di euro.

Gunther Kreuzer, plattform-lyoness.at:

“Il nostro caso non è sicuramente un incidente unico. È la strategia di Lyoness, quella di lasciare che le persone costruiscano la struttura, e poi di lasciarli con un pugno di mosche, senza pagarli. Questo è uno dei pilastri su cui la società è stata costruita”.

Più di recente, gli ex-manager avevano fondato il forum “Plattform-Lyoness”.

Qui, le vittime potevano scambiarsi esperienze e ottenere consulenza legale.

Su Internet, infatti, vari siti Web e blog di tutto il mondo hanno focalizzato l’attenzione su Lyoness, accusando la compagnia di pratiche commerciali illegali (principalmente per aver creato uno schema piramidale o schema Ponzi), mettendo anche in discussione le presunte partnership tra Lyoness e diverse multinazionali; hanno inoltre puntato l’attenzione sulla validità e la pertinenza dei certificati concessi alla comunità di shopping Lyoness.

Nell’aprile 2013, gli ex distributori austriaci si erano organizzati e avevano fondato un’organizzazione e un sito Web chiamato “Plattform Lyoness”.

Non molto tempo dopo, è stato creato un equivalente internazionale sotto il nome di “Complaint Centre Lyoness”.

All’inizio di giugno 2013, Lyoness aveva presentato denunce legali contro i fondatori di Plattform Lyoness.

I fondatori furono costretti a rimuovere dal loro sito web i documenti legali riguardanti Lyoness.

Plattform Lyoness ha riferito che un’ingiunzione preliminare in un successivo procedimento giudiziario ha costretto Plattform Lyoness a cambiare il suo nome di dominio da www.plattform-lyoness.at a www.lyoness-geschaedigte-plattform.at, in quanto la corte ha riscontrato che i nomi di dominio che collegavano il contenuto di Lyoness a eventi negativi dovevano contenere un termine distintivo per indicare che il dominio non fosse ospitato da Lyoness stessa.

Plattform Lyoness ha risolto questo problema aggiungendo il termine “geschaedigte”, che in tedesco significa “vittime”. Le altre richieste di Lyoness non sono state però accolte dal tribunale.

Nell’agosto 2015, i fondatori di Plattform Lyoness sono stati scagionati da tutte le accuse presentate da Lyoness.

Successivamente, anche l’Associazione per l’informazione dei consumatori (VKI) si è occupata della situazione sorta attorno a Lyoness.

Dopo numerose lamentele da parte dei consumatori, il VKI ha esaminato i termini e le condizioni di Lyoness. Soprattutto le clausole scritte in piccolo.

Peter Kolba, della VKI:

“Ci abbiamo provato sul serio, ma non siamo riusciti a comprendere a fondo i termini e le condizioni di vendita di Lyoness. Siamo convinti che siano incomprensibili.

Soprattutto per il consumatore medio. Contratti che contengono frasi incomprensibili, non sono validi secondo la legge austriaca.

Il VKI ha quindi intentato una causa legale contro Lyoness, presso il Tribunale commerciale di Vienna.

Siamo rimasti molto sorpresi dal trovare ben 61 clausole vaghe e inspiegabili. Non avevamo mai visto così tante clausole incomprensibili in un unico contratto. Inoltre, i contratti firmati dai membri contengono molte clausole che violano i requisiti legali applicabili in Austria.

Pertanto, il VKI ha intentato una causa legale contro Lyoness, attraverso la quale vogliamo costringere Lyoness a smettere di usare queste clausole – e, cosa più importante, vietare loro di poter avvalersi di quei contratti che sono stati firmati in precedenza”.

Mathias Vorbach, capo della comunicazione di Lyoness:

“Non siamo preoccupati da questa notizia. Anche se, naturalmente, non ci rende felici. Pertanto, speriamo che tutto si risolva presto.

E contiamo di essere capaci di dimostrare che abbiamo sempre agito correttamente. Che non siamo, come affermano tutti, uno schema piramidale illegale e che di sicuro non danneggiamo i consumatori”.

Oggi, dopo queste inchieste e denunce, Lyconet è stata bollata come schema piramidale. I contratti sono stati resi illegale in Austria, Svizzera, Norvegia e Svezia. In Norvegia, le è stato proibito di operare. In Austria e Svizzera è anche stata condannata in alcune cause a rimborsare gli ex distributori.

In Italia e Germania, sono in corso indagini per pubblicità ingannevole e schema piramidale.

Qui trovi un approfondimento sulla situazione in Italia.

Qui l’articolo sulla Germania.

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Qui il video integrale (con sottotitoli anche in Italiano).

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